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Aspen Institute
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Antonella

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MessaggioInviato: Ven Apr 10 2009, 16:26:58    Oggetto:  Aspen Institute
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Ciao a tutti, la scorsa settimana ho seguito un dibattito nella mia città con Salvatore Borsellino, il quale ad un certo punto ha parlato dell'Aspen Institute, dicendo che si tratta di un'associazione con fini poco chiari a cui sono iscritti vari personaggi italiani della polirica, finanza e anche spettacolo. Qualcuno di voi ne sa di più? Ho cercato in rete e ho trovato che il presidente in Italia è Tremonti e ho letto un po' di nomi di iscritti. Ma cosa fanno in realtà? Chi sono?
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MessaggioInviato: Ven Apr 10 2009, 16:26:58    Oggetto: Adv






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Brando

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MessaggioInviato: Ven Apr 10 2009, 17:16:48    Oggetto:  
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Credo che anche D'Alema ne faccia parte
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Stefania Nicoletti

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MessaggioInviato: Dom Apr 12 2009, 23:42:15    Oggetto:  
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I componenti del Comitato Esecutivo dell'Aspen Institute Italia.

Luigi Abete
Giuliano Amato
Lucia Annunziata
Alberto Bombassei
Francesco Caltagirone
Giuseppe Cattaneo
Fedele Confalonieri
Francesco Cossiga
Maurizio Costa
Gianni De Michelis
Umberto Eco
John Elkann
Pietro Ferrero
Jean-Paul Fitoussi
Franco Frattini
Cesare Geronzi
Piero Gnudi
Mario Greco
Gian Maria Gros-Pietro
Enrico Letta
Gianni Letta
Emma Marcegaglia
William Mayer
Francesco Micheli
Paolo Mieli
Mario Monti
Tommaso Padoa Schioppa
Corrado Passera
Riccardo Perissich
Angelo Maria Petroni
Mario Pirani
Roberto Poli
Romano Prodi
Gianfelice Rocca
Cesare Romiti
Paolo Savona
Carlo Scognamiglio (presidente onorario dell'Aspen Institute centrale, di cui è membro a vita)
Lucio Stanca
Giulio Tremonti (presidente, nonché membro dell'Aspen Istitute)
Giuliano Urbani
Giacomo Vaciago


Beh, direi che i nomi parlano da soli...

Il motto dell'Aspen Institute è: "Timeless values, enlightened leadership". Valori senza tempo, leadership illuminata.

I siti:




Membri del direttivo:

Membri a vita:

Figurano i soliti nomi che compaiono nei vari Bilderberg, CFR, Commissione Trilaterale... Sempre gli stessi personaggi. Henry Kissinger, Madeleine Albright, Robert McNamara... e naturalmente i nostri Tremonti e Scognamiglio.

Curiosità: nel consiglio di amministrazione figura anche Elaine Pagels, la storica delle religioni specializzata nello studio dello gnosticismo cristiano e dei Vangeli Gnostici. E' infatti nota per aver curato, trent'anni fa, l'edizione dei manoscritti di Nag Hammadi. Ultimamente è diventata ancora più famosa per il "Vangelo di Giuda" e soprattutto per il "Vangelo segreto di Tommaso", che è il suo best seller.


Dell'Aspen Institute avevamo parlato anche qui:

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Stefania Nicoletti

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MessaggioInviato: Lun Apr 13 2009, 02:39:01    Oggetto:  
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Dal sito Cani Sciolti:


L’Aspen Institute italiano ovvero il cuore del potere

Il meglio dell’industria italiana, delle banche e delle assicurazioni, non c’è settore che manchi all’appello : dalle Generali alla Fincantieri, da Confindustria alla Rai a Mediaset; da Pirelli alle Poste Italiane, dalla società Autostrade all’Enel, dalla Fiat alla IBM Italia, dalla Italtel alla Banca nazionale del lavoro, impossibile enumerare tutte le adesioni, visto che la Aspen accoglie indifferentemente persone fisiche e giuridiche, singoli pezzi grossi e società intere. E questo solo per rimanere nel bel paese, perché se appena facciamo capolino fuori dai nostri confini i nomi diventano pesantissimi, da Condy Rice al “filantropo” Soros, dalla Albright a Kissinger.

Ma che cosa è Aspen e chi sono, soprattutto che cosa vogliono fare gli “aspeniani” ? Non è una domanda oziosa perché, seppure con grande discrezione, l’Aspen Institute italiano è diventato negli ultimi tempi sede di dibattiti politico economici che, data la levatura dei personaggi che circolano lì dentro, rischiano di condizionare o quanto meno influenzare scelte e decisioni dello stesso esecutivo. Perché è membro Aspen anche Romano Prodi naturalmente, e perfino il presidente della Repubblica Napolitano, vecchio comunista. Ma allora che paura c’è ? - direte voi – se dentro ci sta tutta la destra e la sinistra che conta, tutt’al più tenteranno l’inciucio. Ipotesi legittima ripresa fra l’altro da “Panorama” nella sua pagina web con il titolo “ Grande coalizione ? Ci lavorano all’Aspen” e sotto una bella immagine di Enrico Letta che molti indicano come successore di Tremonti nella presidenza di Aspen Italia.

Il punto è che Aspen non è propriamente l’associazione delle dame di S. Vincenzo. Non fa beneficenza ed è lecito pensare che persone del calibro dei suoi membri non si riuniscano soltanto per scambiare quattro chiacchiere e prendere un the. C’è altro, ma è difficile penetrare la discreta cortina che protegge quel salotto buono dagli sguardi indiscreti.

Al tempo stesso non possiamo definirla una associazione segreta, e i suoi membri non sono incappucciati, tutt’altro : sono il massimo che si può pretendere dalla vipperia nazionale e internazionale, gente conosciutissima, fotografatissima e inseguita giorno e notte dalla stampa. E poi hanno addirittura un sito web da cui si può scaricare perfino lo statuto e approfondire identità, missione e metodo seguiti da Aspen Italia. E allora vediamo meglio :

Alla voce “indentità” si legge : “Aspen Institute Italia è una associazione privata, indipendente, internazionale, apartitica e senza fini di lucro dedicata alla discussione, all’approfondimento e allo scambio di conoscenze, informazioni, valori”. Insomma pare davvero una benemerita congregazione di supereroi che si affannano a migliorare questo mondaccio schifoso. Ma andiamo avanti e alla voce “missione” leggiamo : “la missione dell’Istituto è la internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del paese e la promozione del libero confronto fra culture diverse, allo scopo di identificare e valorizzare idee, valori, conoscenze ed interessi comuni. L’Istituto concentra la propria attenzione verso i problemi e le sfide più attuali della società e della business community, e invita a discuterne leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale, culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva”. Come a dire venite qui e sentitevi liberi di esprimervi al di fuori dei condizionamenti politici e di parte, qui siamo tutti buoni e pensiamo soltanto a migliorare le cose. Ci verrebbe da chiederci come si può mettere tanta carne al fuoco e non buttarla poi in politica, ma lasciamo perdere per il momento, perché ciò che attira la nostra attenzione è il metodo utilizzato, e dichiarato a chiare note, dalla associazione : “ Il “metodo Aspen” privilegia il confronto e il dibattito “a porte chiuse” , favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Lo scopo non è quello di trovare risposte unanimi o semplicemente rassicuranti, ma di evidenziare la complessità dei fenomeni del mondo contemporaneo e stimolare quell’approfondimento culturale da cui emergano valori ed ideali universali capaci di ispirare una leadership moderna e consapevole.

Ecco qui. Massima riservatezza, opportunità di stringere relazioni interpersonali e di tessere rapporti e colloqui capaci di ispirare ( o magari partorire direttamente) una leadership moderna e consapevole. A porte chiuse, naturalmente.

Il democratico che è in me sente puzza di bruciato e cerco a questo punto di capire come si diventa membri Aspen, e quali requisiti occorre soddisfare. Per facilitarmi il compito parto dalla categoria più facile, quella delle new entrioes, cioè i giovani. Alla Aspen li chiamano “Junior Fellows” e ne danno anche il dettagliato profilo : gli Aspen Junior Fellows sono un network internazionale di giovani ad alto potenziale formato dai ragazzi che hanno preso parte ai progetti “Aspen per la Nuova Leadership” nel 1999 e nel 2001, a cui sono aggiunti 22 nuovi membri nel 2004”. Come abbiano fatto questi fortunati ragazzi a partecipare a questi progetti non è mica spiegato, perché a questo punto è del tutto evidente che non stiamo parlando di corsi di formazione regionali aperti a tutti. Qui si costruisce la classe dirigente, diamine, mica si gioca.

Girovago un po’ per il web rimuginando l’idea – un po’ inquietante a dire la verità – di un network internazionale di giovani rampolli allevati fin da bambini con la pappa reale del potere. Scopro che è membro Aspen anche Mario Draghi, il nuovo capo della Banca d’Italia. E pure Lucia Annunziata – ricordiamo, ex presidente Rai voluto dalla sinistra a garanzia del pluralismo, che dirige addirittura il magazine “Aspenia”. E poi anche gli ex presidenti Cossiga e Ciampi, Paolo Mieli, Bruno Tabacci dell’UDC molto corteggiato dall’Unione, e chissà quanti altri. Essere membri Aspen a questo punto deve pur significare qualcosa di più che avere la semplice opportunità di dibattere ad alto livello. Pensate che il presidente mondiale della associazione (la cui sede naturalmente è negli USA) è Walter Isaacson, che per l’Aspen ha rinunciato nientemeno alla presidenza della CNN.

Diciamoci la verità, non è la massoneria ma le somiglia molto davvero. Non ci sono cappucci e spade posate sulla testa dei neoiscritti, ma la cortina di discrezione che circonda gli associati e le loro riunioni ad altissimo livello ci destano molta preoccupazione. Non siete convinti ? Bene, provate ad andare a questo indirizzo web :


E’ una pagina web del portale istituzionale del ministero della Difesa, dove si da notizia di un seminario congiunto fra il CASD ( Centro Alti Studi per la Difesa, l'organismo di studio di piu' alto livello nel campo della formazione dirigenziale del ministero medesimo), il CEMISS (Centro Militare di Studi Strategici), l’Aspen Italia appunto e – udite udite ! – il PNAC ( Project for the New American Century) l’associazione statunitense capeggiata dai più fanatici estremisti neoconservatori del calibro di Paul Wolfowitz (messo da qualche tempo a capo da Bush alla Banca Mondiale) e di Ronald Rumsfeld, attuale ministro della difesa statunitense e teorico della guerra preventiva, fra i principali responsabili del disastro umanitario, politico, economico e sociale dell’Irak a seguito della “liberazione” a opera Usa e degli altri “willings” (fra cui ahinoi anche l’Italia).

Chi non conosce il PNAC e le sue farneticanti teorie può cercare informazioni in rete. Chi lo conosce sa che al confronto il “piano di rinascita democratica” di Licio Gelli e della loggia P2 sembrano un banale gioco di ruolo per ragazzi. Venire al corrente che l’associazione Aspen (sulla cui trasparenza e apartiticità nutriamo già fortissimi dubbi) e addirittura il ministero della difesa italiano abbiano recentemente tenuto ( per la precisione l’11 marzo del 2005, a palazzo Salviati, ore 10) un convegno insieme ai teorici della americanizzazione (anche a mano armata) dell’intero globo terracqueo non ci rende per niente tranquilli. E sapere che dell’Aspen, una associazione elitaria che dibatte a porte chiuse, fanno parte le persone – di destra e di sinistra – che contano di più nella politica italiana ci rende ancora più inquieti. Anche considerato come proprio in questi giorni personaggi più che rappresentativi della sinistra al governo del paese parlano con troppa sicumera di tagli alle pensioni, alla sanità, al pubblico impiego e dimenticano il fisco. Che siano iscritti tutti all'Aspen ?

Ma a chi vogliamo affidare il nostro paese, e come realizzeremo mai il sogno comune di una maggiore democrazia diretta - per esempio con elezioni primarie aperte a tutti i cittadini - se tutta la crema della politica italiana, da destra a sinistra, gradisce dibattere spesso e volentieri a porte chiuse dei nostri destini ?

Preferisco fermarmi qui, è finita la carta per la stampante ma i links su Google per Aspen sembrano infiniti, quasi come quelli per la voce “massoneria”. Speriamo bene.

Stefano Olivieri



Linkografia :
























05 gennaio 2007

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Stefania Nicoletti

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Da Carmilla on line:


Aspen all'italiana

di Giuseppe Genna

L'Aspen Institute è una cosa seria. Ogni élite è una cosa seria. L'Italia è un paese anomalo. Quindi ogni élite in Italia è una cosa anomala. In particolare, negli ultimi anni, abbiamo assistito a un'accelerazione dell'anomalia. Mediobanca di Enrico Cuccia: quella non era una cosa anomala, ma seria. La Fiat degli Agnelli, anche. Nel senso che uno, quando ha un nemico ideologico, ce l'ha perché il nemico si fa portatore di un'ideologia. Cosa succede quando, invece, il nemico non è portatore di alcunché? Quando si presenta a un convegno sulle "Donne del Mediterraneo" e, di fronte a ospiti colti e illustri, inizia il discorso in francese con una barzelletta, lasciando attonito l'auditorio? Oppure arriva l'ultimo giorno del convegno e, pur avendo un incarico agli Esteri, la prima parola che dice è "Minchia!" e bisogna mettergli a disposizione un servizio di traduzione, mai previsto per un invitato Aspen?
Ammettiamolo, tempi duri per l'élite.
Diamogli una mano. Iscriviamoci in massa all'Aspen Insititute Italia. Ah, no, non possiamo. Perché? Perché dobbiamo soddisfare certi requisiti. Io, per esempio, non li soddisfo.

Io potrei aspirare, per esempio, a diventare un Junior Fellow dell'Aspen. Un Junior Fellow dell'Aspen si definisce così: "Gli Aspen Junior Fellows sono un network internazionale di giovani ad alto potenziale formato dai ragazzi che hanno preso parte ai progetti 'Aspen per la Nuova Leadership' nel 1999 e nel 2001, a cui si sono aggiunti 22 nuovi membri nel 2004". Ok, io sono un giovane ad alto potenziale, sono un ragazzo nonostante vada per i quaranta ma sono ad alto potenziale, basta che lo chiediate a tutti nella mia zona. Inizio a godere: diventerò un Junior Fellow!
Ora arrivano i guai.
Per diventare Junior Fellow, l'Istituto Aspen richiede che siano soddisfatti certi requisiti. Vediamoli insieme:

- Segnalazione da parte di un membro dell'Aspen: Ok, vediamo se riesco a spuntare una raccomandazione. Il presidente dell'Aspen Italia è Giulio Tremonti, e a lui non arrivo. Però il vicepresidente è John Elkann, e nemmeno a lui arrivo. Presidenti onorari sono Cesare Romiti e Carlo Scognamiglio: zero al quoto. Tesoriere è Lucio Stanca, il ministro per l'innovazione tecnologica del governo Berlusconi: lasciamo stare. Ehi, c'è anche Enrico Letta della Margherita: non lo conosco. Però, di colpo, scopro che nella rivista dell'Istituto Aspen, Aspenia, ha scritto un articolo Christian Rocca: ecco, questo lo conosco, è un blogger, Luca Sofri l'ha fatto diventare un collaboratore del Foglio! Se Christian Rocca è un membro Aspen, ho una chance. Perfetto, passiamo al requisito successivo.

- Il candidato ha un'età compresa tra i 25 e 35 anni: Ne ho 34, requisito soddisfatto.

- Deve avere raggiunto importanti risultati nel proprio campo oppure essere considerato un giovane ad alto potenziale: Ci siamo, io pubblico addirittura in America, ho raggiunto importanti risultati nel mio campo. Un dubbio riguarda se, a 34 anni, sono ancora un giovane ad alto potenziale.

- Deve avere ottenuto una laurea e conoscere bene l'inglese: Qui cado, perché non sono laureato. Però parlo un ottimo inglese! Sicuramente migliore di quello del sottosegretario agli Esteri!

- Deve sostenere l'integrazione e lo sviluppo di una leadership europea qualificata, impegnata e responsabile: Cosa significa? Integrazione in cosa? Come faccio a sostenerla? Lo sviluppo della leadership verso cosa? E dove, a Bruxelles? Io? Vado all'Europarlamento e mi metto a sostenere l'integrazione e lo sviluppo della leadership? Impegnata in cosa? Responsabile verso chi, se è una leadership?

Basta, mi è già passata la voglia di diventare Junior Fellow dell'Aspen. Forse è meglio fare il socio sostenitore. E' più facile e non bisogna sostenere l'integrazione e lo sviluppo di una leadership europea qualificata, impegnata e responsabile. Magari si deve promuovere la compartimentazione di una classe dirigente che operi in maniera qualitativa nei rapporti: è già più semplice. Comunque, se divento socio sostenitore dell'Aspen, sono in una fantastica compagnia. Ecco chi sono i soci sostenitori dell'Aspen Italia (la lista è lunga, ma vale la pena di leggersela:

ABB SpA
Accenture SpA
Acea SpA
Aeroporti di Roma SpA
Alcatel Italia SpA
Alitalia SpA
API SpA
Assicurazioni Generali SpA
AstraZeneca SpA
A.T. Kearney SpA
A.T.M. SpA
Atos Origin
Autostrade SpA
Banca Antonveneta
Banca di Roma
Banca Intesa SpA
Banca Nazionale del Lavoro SpA
Bluefin Srl
BNP Paribas
Booz-Allen & Hamilton Inc.
BP Italia SpA
British American Tobacco
Cassa di Risparmio di Firenze
Celestica Italia
Cisco Systems Italy
Citigroup
Coeclerici SpA
Confcommercio
Confindustria
Cuneo e Associati Srl
Datalogic SpA
e.Biscom
Edison SpA
EDS Italia SpA
EMC Computer Systems Italia
ENEL SpA
ENI SpA
ERG SpA
Ernst & Young Financial Business Advisors SpA
Etnoteam SpA
FAID Federdistribuzione
Falck SpA
Farmindustria
Ferrero International
Ferrovie dello Stato SpA
Ferrovie Nord Milano SpA
FIAT SpA
Finarvedi SpA
Fincantieri SpA
Finmeccanica SpA
FIN.PART SpA
Fondazione Italiana Accenture
Fondazione Pfizer
Francesco Micheli Associati
Geox SpA
GlaxoSmithKline SpA
Gruppo BPU Banca
Gruppo Marcegaglia Srl
H3G SpA
IBM Italia SpA
Impregilo SpA
ING Direct Italy SpA
Italtel SpA
Kedrion SpA
KPMG Business Advisory Service SpA
Lexmark International srl
Lloyd Adriatico SpA
Lutech SpA
Manpower SpA
McDonalds Development Italy, Inc.
Mediaset SpA
Mediocredito Centrale
Meliorbanca SpA
Microsoft Italia
Morgan Stanley
Netsystem SpA
Nortel Networks SpA
Philip Morris Corporate Services Inc.
Pirelli SpA
Poste Italiane SpA
RAI
RAS SpA
RCS MediaGroup SpA
Rolls-Royce International Limited
San Paolo IMI SpA
Saras SpA - Raffinerie Sarde
SEA SpA
Siemens SpA
Siemens Informatica SpA
Sigma-Tau SpA
Società dell'Acqua Pia Antica Marcia pA
Sol SpA
Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo
Sun Microsystems Italia
Sviluppo Italia SpA
T-Systems Italia SpA
Techint SpA
Tecnimont SpA
Telecom Italia SpA
Todini Costruzioni Generali SpA
Vodafone Omnitel SpA
Zoppas Industries.

Cazzo!, manco solo io! C'è la Rai con Mediaset! C'è Telecom con Vodafone! C'è anche l'Alitalia, che non ha i soldi per sopravvivere ma sostiene l'Aspen Institute! C'è la Microsoft e il suo concorrente principale, la Sun! C'è McDonald's, chissà che panini si fanno alle riunioni! La Pfizer e la Glaxo, i due concorrenti dell'impero dei farmaci! C'è l'ATM, la mia azienda dei tram, che non aumenta gli stipendi ai lavoratori da anni e quelli bloccano tutta Milano! La Ferrero, quella dei Rocher, il maggiordomo Ambrogio, è anche lui dell'Aspen! L'Enel, l'Acea, tutti concorrenti, praticamente l'elettricità in Italia è membro Aspen! Se avete difficoltà a diventare Junior Fellow, fatevi raccomandare dall'interruttore del bagno, lui è un membro Aspen!
Ma io sono solo uno scrittore. Non posso diventare un membro sostenitore Aspen, ho meno soldi della Parmalat. A proposito di Parmalat e Aspen, leggetevi questa agenzia stampa:

ROMA (Reuters) - Il caso Parmalat, con tutti gli annessi e connessi politici, ha causato un bel trambusto fra le forze politiche, infliggendo un duro colpo a ciò che restava del giovane bipolarismo italiano.
In Forza Italia, Berlusconi si è riavvicinato al partito fazista romano guidato da Gianni Letta (Aspen) e che ha forti addentellati anche in Lombardia e nel Nord-Ovest con Luigi Grillo. Lo schieramento opposto si raccoglie attorno ai (pochi) fedelissimi di Tremonti (Aspen), ad iniziare dal sottosegretario Maria Teresa Armosino. A questi si aggiunge il repubblicano Giorgio La Malfa (Aspen), antifazista storico.
Nelle opposizioni in questi mesi l'Ulivo si è spaccato: sono soprattutto i due partiti maggiori a frantumarsi sul caso Parmalat. Nei Ds le estreme sono rappresentate dall'ex ministro del Tesoro, Vincenzo Visco, oggi difensore di Bankitalia nonostante le non poche tensioni con il governatore nella passata legislatura e Lanfranco Turci (anti). In mezzo la stragrande maggioranza: i mediatori guidati dall'emiliano Pierluigi Bersani e gli aspeniani capeggiati da Giuliano Amato. Nella Margherita, il partito fazista è guidato da Roberto Pinza e Natale D'Amico; sul fronte opposto l'aspeniano Antonio Maccanico ed il leader dell'Arel Enrico Letta (Aspen).
Nella vicenda Parmalat si parla spesso di aspeniani [ma va' là...]. Il termine deriva da una riunione tenuta all'Aspen Institute di Roma il 12 gennaio scorso, organizzata dal neo presidente dell'istituto, il ministro Tremonti. La riunione non ha prodotto nulla di conclusivo. E' consistita in un "giro di tavolo" degli intervenuti sul tema della riforma delle autorità di garanzia sul risparmio, tema sul quale sono state registrate numerose e significative convergenze. Le convergenze registrate, anche se non formalizzate, e la presenza alla riunione di esponenti sia del centrodestra sia del centrosinistra, ha fatto parlare di "metodo Aspen". Alla riunione, fra gli altri, erano presenti i seguenti politici: Giulio Tremonti, Giuliano Amato, Piero Fassino, Enrico Letta, Antonio Maccanico, Bruno Tabacci, Gianluigi Magri, Giorgio La Malfa, Stefano Saglia.

Niente da fare, io non c'ero a quella riunione. Come dicevo, io sono solo un semplice scrittore. Sarà il caso che faccia quello: scrivere. L'Aspen Institute mi dà la possibilità. Esiste, come detto, una rivista dell'Aspen, che si chiama Aspenia. Vediamo chi e cosa ci scrive nell'ultimo numero.
Allora: si comincia con Lucia Annunziata, per proseguire con un'intervista a Giuliano Amato. Poi c'è Massimo Teodori, ex radicale ed estensore di una memorabile relazione di minoranza sulla P2, ai bei tempi andati. C'è Riotta e anche Scognamiglio, quello che vinse la battaglia all'ultimo voto per la presidenza del Senato contro Spadolini, durante il primo governo Berlusconi. C'è Federico Rampini, esperto di conservatori e militari. C'è Carlo Jean, geopolitologo e militare che adesso si occupa delle scorie in tutta Italia. C'è Gianni Baget Bozzo. Antonio Polito del Riformista, che parla delle illusioni della sinistra a proposito di Kerry, ma non come ne abbiamo parlato noi. Ehi, c'è anche Gianni De Michelis! E ha ragione a voler esserci: l'Aspen Italia l'ha fondato lui.
No, non ci scrivo, sopra Aspenia. Mi piace di più scrivere su Carmilla, che tra l'altro vende più copie di Aspenia.
Sic transit gloria immundi. Vi saluto, vado a verificare se il mio alto potenziale è ancora alto o è calato di un pochino.

Ottobre 29, 2004

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MessaggioInviato: Mer Apr 15 2009, 12:32:47    Oggetto:  
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Praticamente è questa la vera massoneria!!!!!!
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MessaggioInviato: Mer Apr 15 2009, 18:31:09    Oggetto:  
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Sembrerebbe proprio la figlia della P2...
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MessaggioInviato: Ven Apr 17 2009, 22:45:17    Oggetto:  
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a me sembra un gruppo Bilderber in miniatura...
dato che i soci del club sono gli stessi.
Che dite ci iscriviamo anche noi?
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MessaggioInviato: Sab Apr 18 2009, 15:15:11    Oggetto:  
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Video appena fatto da Oscillator Smile


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MessaggioInviato: Sab Apr 18 2009, 16:32:03    Oggetto:  APEN INSTITUTE
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Temo che Salvatore Borsellino abbia ragione: l'Aspen Institute ha visto alle sue riunioni tutti i personaggi potenti, a discutere la strategia del nuovo ordine mondiale e la strategia per imporlo......
David Icke, nei suoi libri, ne tratta diffusamente.
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MessaggioInviato: Mar Apr 21 2009, 23:21:07    Oggetto:  Re: APEN INSTITUTE
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Ciao a tutti. E' il mio secondo intervento qui e vi volevo far leggere alcune cose da una mia ricerca che coinvolge l'Istituto Aspen.

Dal libro di John Coleman mai tradotto in Italia
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Gerarchia dei Cospiratori: la Storia del Comitato dei 300.

Istituzioni attraverso le quali viene esercitato il controllo

L'Ufficio Inglese per la Guerra Psicologica fece un uso intenso degli studi che il Maggiore John Rawling Reese intraprese sul lavaggio del cervello sin dagli anni '20 del secolo scorso. 80.000 soldati di leva inglesi furono usati come cavie e su di loro furono sperimentati numerosi test. Gli stessi metodi furono applicati poi durante la seconda Guerra Mondiale dagli Americani, prima con la OSS e poi con la CIA. Per applicare i test, fu realizzato un piano, lo Strategic Bombing Survey che prevedeva che gli aerei della RAF dovevano bombardare le case degli operai tedeschi e risparmiare obiettivi militari, come ad esempio le fabbriche di munizioni. Infatti, tutte le fabbriche di munizioni, sia in territorio alleato che in Germania appartenevano ai medesimi banchieri internazionali che non desideravano danni ai loro apparati produttivi. Il piano di bombardare le abitazioni era per deemoralizzare il popolo tedesco, e non era per causare danni alla macchina da guerra tedesca. Gli inglesi si erano posti l'obiettivo di bombardare almeno il 65% delle abitazioni in Germania. Questo piano culminò nel bombardamento a tappeto di Dresda, dove 125.000 fra vecchi, donne e bambini perirono sotto le bombe.

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Il Club di Roma creò la FEMA (Agenzia Federale per la Gestione delle Emergenze) e organizzò nel 1979 la "finta" emergenza alla centrale nucleare di Three Miles Island, Harrisburg. Definito "incidente" dai media isterici, fu in realtà una crisi deliberatamente creata per testare la FEMA. Non vi fu mai un vero rischio ad Harrisburg. Serviva anche per dare vita al movimento anti-nucleare. Infatti dopo Harrisburg nacque il moderno movimento "ambientalista", finanziato e controllato sin dall'inizio dall'Istituto Aspen su mandato del Club di Roma. La FEMA ereditò lo Strategic Bombing Survey con la differenza che l'obiettivo non era più la Germania bensì gli USA. I bombardamenti in Germania e Giappone furono usati per testare le reazioni delle popolazioni. I risultati furono acquisiti dalla FEMA, per organizzare le proprie politiche. Oramai il gioco era scoperto: simulare una successioni di crisi e manipolare la popolazione assecondando le tattiche terroristiche e la gente farà quanto richiesto. In più fu scoperto che il controllo sociale su larga scala poteva essere raggiunto manipolando i mass media per far entrare in ogni casa l'orrore di una possibile guerra nucleare.

Coleman prosegue elencando una istituzione principale, il German Marshall Fund, i cui membri facevano parte della Nato ed anche del Club di Roma (che controlla la Nato). Fra questi troviamo David Rockefeller, Willy Brandt definito "agente del KGB" e allo stesso tempo membro del Comitato dei 300, il Principe Filippo del Wwf.

Il fondatore e l'ispiratore del Gruppo Bilderberg, secondo John Coleman, fu Joseph Rettinger, prete Gesuita e 33° Grado della Massoneria.

Questi sono alcuni nomi noti che hanno diretto alcune agenzie emanazioni dirette del Comitato dei 300:
(Lega dei Cittadini, per organizare le "Class Action" contro varie Agenzie Governative)
(Lega dei Resistenti alla Guerra, per organizzare la resistenza alla Guerra nel Vietnam fra gli studenti di sinistra e gli attori di Hollywood)
John Graham (Anti-Defamation League).

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Nelle foto: Barry Commoner e Noam Chomsky

In questo
si accusa Noam Chomsky di predicare bene e razzolare male...
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Anonymous
















MessaggioInviato: Mar Apr 21 2009, 23:25:22    Oggetto:  
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Capito dal messaggio precedente ? Il movimento ambientalista è stato creato, è finanziato ed è controllato dall'Istituto Aspen. Vediamo ora il collegamento fra l'Istituto Aspen e la madre di tutte le manipolazioni: il cosidetto Riscaldamento Globale.
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Anonymous
















MessaggioInviato: Mar Apr 21 2009, 23:29:04    Oggetto:  
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Rispondi citando

"Non è l'unica speranza per il pianeta che le civiltà industrializzate collassino?
Non è nostra responsabilità fare in modo che ciò accada?"


_________________

Questo
afferma che Maurice Strong è uno dei più influenti uomini del mondo. Maurice Strong è uno dei personaggi più importanti nel quadro del movimento mondialista che attraverso le Nazioni Unite e i suoi tentacoli da tempo porta avanti il progetto di ricostruzione dell'ordine attuale, in vista di un futuro senza confini, sorretto da una comune visione globale.

Chi è Maurice Strong?

Maurice Strong, di nazionalità canadese, è conosciuto dal grande pubblico soprattutto per aver organizzato e presieduto il Vertice della Terra sull'ambiente e lo sviluppo, tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992. Ma è anche: miliardario uomo d'affari; un collaboratore sia dei Rockefeller che dei Rotschild; direttore dell'istituto Aspen del Colorado per gli Studi Umanistici (uno dei principali strumenti operativi del Comitato dei 300); il fondatore ed il primo presidente del Programma Ambientale delle Nazioni Unite; socialista, ambientalista, manipolatore del Nuovo Ordine Mondiale, occultista ed adepto della New Age. Nella metà degli anni '80 Strong fece parte della Commissione Mondiale sull'Ambiente dove aiutò a produrre il Rapporto Bruntland ampiamente ritenuto come la scintilla che diede vita al movimento Verde.

Dal 1997 Maurice Strong è consigliere speciale del Segretario generaled elle Nazioni unite Kofi Annan. Tra le varie vesti che solitamente indossa ed ha indossato abbiamo inoltre: consulente del presidente della Banca Mondiale James Wolfensohn, presidente dell'Earth Council, presidente del World Resources Institute, vice presidente del Forum Economico Mondiale, membro del consiglio consultivo internazionale della Toyota. Come consulente di Kofi Annan sta supervisionando le nuove riforme delle nazioni Unite.[...]

[I suoi contatti sono molteplici ed altolocati, dal presidente della banca mondiale ai candidati presidenziali delle elezioni americane di entrambi gli schieramenti.]
Non si tratta di nessuna cospirazione, ovviamente: solo un gruppo di persone con una visione comune che lottano per salvare il mondo dalle forze dell'egoismo[...].
ed anche se le crisi mutano - la seconda guerra mondiale negli anni quaranta, la paura della bomba atomica negli anni cinquanta, la crisi energetica negli anni settanta - il rimedio dei sinistri è sempre lo stesso: un maggiore ruolo per le agenzie internazionali.
Oggi a quanto pare una catastrofe ambientale che si sta materializzando risponde ai loro sforzi per incrementare il potere delle Nazioni Unite.
Strong ha affermato in modo memorabile: "se non cambiamo, le nostre specie non sopravviveranno. Francamente, dobbiamo arrivare al punto dove l'unico modo per salvare il mondo sarà che le civiltà industriali collassino.
Apocalisse presto, finché gli apparati internazionali non ci salvino da noi stessi.[...]
".

Il concetto di global governance è stato coltivato per lungo tempo.
Nel 1991, il Club di Roma (del quale, ovviamente, Strong è membro) stilò un rapporto in cui sosteneva che gli attuali problemi "sono essenzialmente globali e non possono essere risolti attraverso singole iniziative nazionali e questo fatto assegna alle nazioni Unite e agli altri organismi internazionali una maggiore importanza".
Sempre nel 1991 Strong dichiarò che l'Earth Summit, del quale era stato segretario generale, avrebbe giocato un ruolo importante nel "riformare le Nazioni Unite quali centro per l'emergente sistema di un governo (governance) globale democratico".[...]

afferma che una volta fece degli affari col trafficante di armi Adnan Khashoggi che gli fruttò un ranch di 200,000 acri in Colorado, Baca Grande Ranch, che da allora sua moglie Hanne Marstrand Strong gestisce come una colonia spirituale per membri della New Age.
______________

"La licenza di avere dei bambini a piacimento è un qualcosa che mi ha preoccupato per molto tempo, a tal punto da suggerire, anche in Canada questo sarà necessario in qualche momento, una restrizione al diritto di avere un figlio."
Maurice Strong

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MessaggioInviato: Mar Apr 21 2009, 23:33:53    Oggetto:  
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Rispondi citando

Citazione:

(...)una volta fece degli affari col trafficante di armi Adnan Khashoggi che gli fruttò un ranch di 200,000 acri in Colorado, Baca Grande Ranch, che da allora sua moglie Hanne Marstrand Strong gestisce come una colonia spirituale per membri della New Age.


Il ranch di Baca Grande si trova presso la cittadina di
, ed è un centro spirituale dove sono rappresentate varie religioni del mondo: c'è un tempio Indu, un centro
, un monastero Carmelitano, vari centri Tibetani (guarda caso !) e ospita varie eventi New Age.

Da
: nel 1978 un mistico informò Hanne e Maurice Strong che "Baca sarebbe diventato il centro di un nuovo ordine planetario che risorgerà dal collasso economico e dalla catastrofe ambientale che avrebbero spazzato il mondo negli anni a venire." Gli Strong andarono a vedere Baca e subito la chiamaraono "La Valle del Rifugio delle Verità del Mondo", come paradigma dell'intero pianeta e dissero che era in ballo il destino della Terra. Shirley MacLaine aderì all'iniziativa, i suoi astrtologi le dissero di trasferiersi a Baca, e lei lo fece. Lì Shirley MacLaine iniziò a costruire un centro studi della New Age dove la gente poteva frequentare brevi corsi settimanali sulle materie occulte. Sembra che anche Kissinger, i Rockefeller, i MacNamara, i Rotschild e altri esponenti di primo piano del Nuovo Ordine Mondiale abbiano aderito all'iniziativa, andando in pellegrinaggio a Baca, dove il politico e l'occulto, il Nuovo Ordine Mondiale e la New Age, tutto si amalgama.

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Nelle foto: reliquiario buddista e la dea Haidakhandefwary nel tempio Universale di Haidakhandi Ashram a Baca Grande-Crestone.


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