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Sarah Scazzi e' stata uccisa
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MessaggioInviato: Sab Ott 09 2010, 10:43:06    Oggetto:  
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La confessione di Michele Misseri, zio assassino di Sara Scazzi: i dubbi del gip Martino Rosati

Una “ricostruzione nebulosa”. “Una confessione, per il vero, che lascia molte ombre su diversi aspetti”. L’inchiesta su Sarah Scazzi non è terminata. Anzi, potrebbe essere soltanto appena cominciata. Questo scrive su Repubblica l’inviato Giuliano Foschini, riferendo i dubbi e le riflessioni del giorno dopo.

Scrive Foschini che il gip di Taranto, Martino Rosati, nel confermare ieri il fermo di Michele Misseri per l’omicidio, l’occultamento e il vilipendio di cadavere della nipote, ha lanciato il dubbio che l’uomo stia tentando di coprire sua figlia Sabrina e sua moglie Cosima.

“Anche per questo è necessario che non parli con i familiari perché sarebbe elevatissimo il rischio di concertazione di difese posticce e fuorivianti”.



Il giudice parla di punti “non chiariti” dalla confessione. “Viene da chiedersi, si legge nelle quattro pagine di ordinanza, come mai Sarah che aveva un appuntamento con la cugina Sabrina, che era in casa, anziché cercarla sia andata nel garage dello zio. E così pure, come sia stato possibile che tanto Sabrina quanto sua madre, Cosima, che era presente in quel momento, non abbiano visto o sentito nulla nell’assolato silenzio di un pomeriggio agostano. E infine come abbia Misseri potuto fare un’azione così cruenta a pochi metri dall’uscio spalancato di un garage nel centro del paese con moglie e figlie in casa”.



.......intanto in fretta e furia si celebrano i funerali quando serve una settimana per accertare (attraverso le analisi eseguite) se il cadavere ha subito violenza.


(editato)


Avetrana (TA), 9 ott. (Apcom) - Michele Misseri lo zio di Sarah Scazzi che si è autoaccusato di aver ucciso la nipote quindicenne e di averla violentata subito dopo morta, è comparso ieri davanti al Gip del tribunale di Taranto per l'interrogatorio di garanzia. L'uomo davanti al Gip Martino Rosati ha ricostruito quello che è successo lo scorso 26 agosto: "Lei è arrivata da sola davanti alla cantina, si è affacciata e mi ha detto, zio sono tornata. Io l'ho invitata ad entrare e ho cominciata a toccarla, lei si è ribellata. A quel punto ho preso la fune del trattore e l'ho strangolata". Questo, secondo il racconto dell'uomo, quanto successo nella cantina della famiglia Misseri, ad un tiro di schioppo dalla casa di Sarah e con molta probabilità a due passi da dove la cugina Sabrina, figlia di Michele e l'amica Mariangela aspettavano Sarah per andare a mare. Ma i dubbi su quanto successo il pomeriggio del 26 agosto sono ancora tanti. Il primo: Sarah si sarebbe lamentata dello zio proprio con la cugina Sabrina ma si è infilata da sola nella cantina l'uomo che l'avrebbe poi uccisa. Per quale motivo? Cosa le ha detto Misseri per convincerla? Tanti dubbi ancora da chiarire per il Gip tarantino che per questo motivo ha convalidato il fermo lasciando l'uomo in isolamento e senza possibilità di colloquio, perché come ha spiegato nelle oltre quattro pagine di ordinanza: "Anche per questo è necessario che non parli con i familiari perché sarebbe elevatissimo il rischio di concertazioni di difese posticce e fuorvianti". L'uomo nel suo racconto ha anche ammesso di aver palpeggiato altre volte la nipote. Le avance di zio Michele su Sarah sono cominciate intorno alla metà del mese di agosto. Quindi almeno un paio di altre volte "il mostro" avrebbe tentato di fare pesanti avance alla giovane nipote. E per quelle volte che l'avrebbe palpeggiata, Misseri avrebbe regalato dei soldi alla nipote, tanto che la stessa Sarah avrebbe fatto questa confidenza alla madre Concetta.

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MessaggioInviato: Sab Ott 09 2010, 10:43:06    Oggetto: Adv






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Stefania Nicoletti

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Sito web: http://paolofrancesche...


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MessaggioInviato: Sab Ott 09 2010, 11:20:30    Oggetto:  
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Il funerale sarà celebrato oggi (data a somma 13) con rito cattolico, nonostante la madre sia Testimone di Geova e Sarah non fosse battezzata.
Sarà celebrato dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista.
Inoltre è "curioso" anche il nome del Gip che si occupa del caso: Martino Rosati...

_________________
L'uomo può nascere, ma per nascere deve prima morire, e per morire deve prima svegliarsi.
- G.I. Gurdjieff -
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MessaggioInviato: Sab Ott 09 2010, 21:04:24    Oggetto:  
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Stefania Nicoletti ha scritto:
Il funerale sarà celebrato oggi (data a somma 13) con rito cattolico, nonostante la madre sia Testimone di Geova e Sarah non fosse battezzata.
Sarà celebrato dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista.
Inoltre è "curioso" anche il nome del Gip che si occupa del caso: Martino Rosati...


la madre è testimone di geova! ora molte cose si spiegano...
guardate cosa si dice dei testimoni di geova alias torre di guardia




senza dubbio questa famiglia nasconde delle cose orrende - la madre è lobotomizzata..lo si vedeva sin dall inizio dall espressione vuota della sua faccia che mai cambiata nemmeno per un pelo...mai pianto...
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MessaggioInviato: Sab Ott 09 2010, 21:26:22    Oggetto:  
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il racconto dello zio non regge, è tutto insensato.
perchè doveva denudarla 2 volte per esempio?
perchè sara doveva affacciarsi in garage che di certo non era posto adatto per cercare la cugina?
non è vero che durante lo strangolamento non si riesce urlare, almeno i primi minuti ce possibilita di fare rumori anche forti. Solo se tutta la faccia è coperta non si sente niente.
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MessaggioInviato: Sab Ott 09 2010, 22:03:44    Oggetto:  
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raffaele ha scritto:
il racconto dello zio non regge, è tutto insensato.
perchè doveva denudarla 2 volte per esempio?
perchè sara doveva affacciarsi in garage che di certo non era posto adatto per cercare la cugina?
non è vero che durante lo strangolamento non si riesce urlare, almeno i primi minuti ce possibilita di fare rumori anche forti. Solo se tutta la faccia è coperta non si sente niente.


invece sembra che il tutto sia finalizzato a fare in modo che la pena sia la minore possibile. Ora si sta dicendo che occorre una perizia psichiatrica.....alla fine ci saranno le attenuanti.


Questo articolo spiega meglio:http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/il-martirio-di-sara-scazzi-la-confessione-584299/

Per prima cosa devo dire che la versione dello zio e assassino di Sarah Scazzi, Michele Misseri, a me non pare attendibile, pare invece mirata a cercare di sottrarsi alle sue reali responsabilità.

che un povero contadino sappia per filo e per segno 'come' sottrarsi alle proprie responsabilità non sembra del tutto scontato....

L’assassino Misseri ha posto infatti le basi, con la sua versione, per uscire pressoché indenne dal processo che lo attende. Di tempo per elucubrare sulle possibili conseguenze del suo crimine ne ha avuto.
in altre parole si potrebbe dire: 'premeditazione'


Proverò a esporre i dubbi che mi vengono alla mente, che non toccano gli aspetti morali dello schifoso episodio, anzi danno del reo confesso, come direbbe appunto un pm, un’immagine ancora più fosca e cupa. Sono convinto che questa orribile vicenda di Avetrana ci procurerà ancora molta amarezza. Non sparirà in tempi brevi dalle cronache giornalistiche prima di arrivare a una ricostruzione dei fatti credibile. Siamo in presenza di un caso giudiziario e di una personalità che potrebbe fare impallidire sia Perry Mason che Gogol o Dostoevskij.


Torno alla confessione di Sarah. Affermando di avere stuprato la nipote solo dopo averla uccisa, Misseri si evita l’accusa di stupro, l’accusa che gli viene mossa è infatti di vilipendio di cadavere, reato dalle conseguenze molto meno gravi dello stupro, che nei confronti di un morto non è previsto come reato. E raccontando di avere strangolata la nipote ”in preda a un raptus” non finalizzato a uno scopo immediato, quale per esempio la rapina o appunto lo stupro consumato finché era comunque viva ancorché agonizzante, pone le basi per poter chiedere l’incapacità di intendere e di volere al momento del delitto. Al solo momento del delitto. Quanto basta per evitargli una pesante condanna. Anche il reato di sequestro di persona, se non finalizzato al alcunché e compito in preda a un raptus, cioè in un momento di incapacità di intendere e di volere, diventa difficile se non impossibile da punire.



La versione fornita con la confessione resa agli inquirenti permette inoltre a Misseri di tenere fuori dai guai la famiglia. Se si appurasse che i fatti sono diversi da quelli raccontati da Misseri e cioè che in realtà lui ha prima tentato di violentere la nipote e che questa si è difesa al punto che lui per reazione l’ha uccisa, diventa impossibile credere che qualche familiare non finisca coinvolto, magari a causa dell’incubo del padre e marito padrone, magari sua figlia, presente in casa durante il tempo del tentato stupro, con inevitabile colluttazione e grida di Sarah, e dello strangolamento. Scatterebbe l’imputazione quanto meno di omissione di soccorso, se non di concorso, compreso il sequestro di persona.
Il medico legale ha giustappunto visitato anche Misseri per capire se il livido che ha su un braccio può essere stato provocato dalla colluttazione con la nipote, il cui cadavere, stando a quanto si legge nei giornali, presenta dei lividi al seno. Lo stesso Misseri ha ammesso di avere prima “toccato” al seno la ragazza e già questo dovrebbe bastare a far crollare la tesi del raptus. E’ in ogni caso molto difficile da credere che si compia un delitto, strangolando una persona con una corda, senza un perché di nessun tipo, né di carattere sessuale né finalizzato all’appropriazione di un qualche bene (soldi, gioielli, ecc.) e neppure per vincere una resistenza fisica, cioè a dire una reazione a una prepotenza, a un sopruso, quale che esso sia.
Mi pare anche poco chiara la tempistica degli eventi. Misseri infatti ha raccontato che, dopo che lui aveva già ucciso la nipote, sua figlia ha avuto il tempo di affacciarsi al garage e parlargli “mentre Sarah era a fianco a me, cadavere”. Dopodiché lui ha impiegato del tempo ad avvolgere la sua vittima in una coperta, caricarla in macchina, guidare fino al suo podere, compiere le varie manovre per scaricare il cadavere senza farsi notare da nessuno, bruciare i vestiti e disperderne le ceneri. E poi, alla fine di tutto, anche il rapporto sessuale. Siamo sicuri che sia andata proprio così?





in questa vicenda non c'è nulla di sicuro ma resta il fatto che lo 'zio' (ma zio da parte di padre o di madre?) ha fatto tutto in modo di uscirne nel migliore dei modi da questa situazione. Ma un contadino come poteva conoscere il sistema migliore per uscirne quasi indenne da un'assassinio?

N.B-teniamo presente che i risultati delle analisi sul cadavere (se ha subito o meno violenza) si avranno la settimana prossima. Se eventualmente non si riscontrasse nessuna violenza sessuale la vicenda sarebbe da riscrivere fin dall'inizio.
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MessaggioInviato: Sab Ott 09 2010, 22:22:19    Oggetto:  
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kojiki ha scritto:
raffaele ha scritto:
il racconto dello zio non regge, è tutto insensato.
perchè doveva denudarla 2 volte per esempio?
perchè sara doveva affacciarsi in garage che di certo non era posto adatto per cercare la cugina?
non è vero che durante lo strangolamento non si riesce urlare, almeno i primi minuti ce possibilita di fare rumori anche forti. Solo se tutta la faccia è coperta non si sente niente.


invece sembra che il tutto sia finalizzato a fare in modo che la pena sia la minore possibile. Ora si sta dicendo che occorre una perizia psichiatrica.....alla fine ci saranno le attenuanti.


Questo articolo spiega meglio:http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/il-martirio-di-sara-scazzi-la-confessione-584299/

Per prima cosa devo dire che la versione dello zio e assassino di Sarah Scazzi, Michele Misseri, a me non pare attendibile, pare invece mirata a cercare di sottrarsi alle sue reali responsabilità.

che un povero contadino sappia per filo e per segno 'come' sottrarsi alle proprie responsabilità non sembra del tutto scontato....

L’assassino Misseri ha posto infatti le basi, con la sua versione, per uscire pressoché indenne dal processo che lo attende. Di tempo per elucubrare sulle possibili conseguenze del suo crimine ne ha avuto.
in altre parole si potrebbe dire: 'premeditazione'


Proverò a esporre i dubbi che mi vengono alla mente, che non toccano gli aspetti morali dello schifoso episodio, anzi danno del reo confesso, come direbbe appunto un pm, un’immagine ancora più fosca e cupa. Sono convinto che questa orribile vicenda di Avetrana ci procurerà ancora molta amarezza. Non sparirà in tempi brevi dalle cronache giornalistiche prima di arrivare a una ricostruzione dei fatti credibile. Siamo in presenza di un caso giudiziario e di una personalità che potrebbe fare impallidire sia Perry Mason che Gogol o Dostoevskij.


Torno alla confessione di Sarah. Affermando di avere stuprato la nipote solo dopo averla uccisa, Misseri si evita l’accusa di stupro, l’accusa che gli viene mossa è infatti di vilipendio di cadavere, reato dalle conseguenze molto meno gravi dello stupro, che nei confronti di un morto non è previsto come reato. E raccontando di avere strangolata la nipote ”in preda a un raptus” non finalizzato a uno scopo immediato, quale per esempio la rapina o appunto lo stupro consumato finché era comunque viva ancorché agonizzante, pone le basi per poter chiedere l’incapacità di intendere e di volere al momento del delitto. Al solo momento del delitto. Quanto basta per evitargli una pesante condanna. Anche il reato di sequestro di persona, se non finalizzato al alcunché e compito in preda a un raptus, cioè in un momento di incapacità di intendere e di volere, diventa difficile se non impossibile da punire.



La versione fornita con la confessione resa agli inquirenti permette inoltre a Misseri di tenere fuori dai guai la famiglia. Se si appurasse che i fatti sono diversi da quelli raccontati da Misseri e cioè che in realtà lui ha prima tentato di violentere la nipote e che questa si è difesa al punto che lui per reazione l’ha uccisa, diventa impossibile credere che qualche familiare non finisca coinvolto, magari a causa dell’incubo del padre e marito padrone, magari sua figlia, presente in casa durante il tempo del tentato stupro, con inevitabile colluttazione e grida di Sarah, e dello strangolamento. Scatterebbe l’imputazione quanto meno di omissione di soccorso, se non di concorso, compreso il sequestro di persona.
Il medico legale ha giustappunto visitato anche Misseri per capire se il livido che ha su un braccio può essere stato provocato dalla colluttazione con la nipote, il cui cadavere, stando a quanto si legge nei giornali, presenta dei lividi al seno. Lo stesso Misseri ha ammesso di avere prima “toccato” al seno la ragazza e già questo dovrebbe bastare a far crollare la tesi del raptus. E’ in ogni caso molto difficile da credere che si compia un delitto, strangolando una persona con una corda, senza un perché di nessun tipo, né di carattere sessuale né finalizzato all’appropriazione di un qualche bene (soldi, gioielli, ecc.) e neppure per vincere una resistenza fisica, cioè a dire una reazione a una prepotenza, a un sopruso, quale che esso sia.
Mi pare anche poco chiara la tempistica degli eventi. Misseri infatti ha raccontato che, dopo che lui aveva già ucciso la nipote, sua figlia ha avuto il tempo di affacciarsi al garage e parlargli “mentre Sarah era a fianco a me, cadavere”. Dopodiché lui ha impiegato del tempo ad avvolgere la sua vittima in una coperta, caricarla in macchina, guidare fino al suo podere, compiere le varie manovre per scaricare il cadavere senza farsi notare da nessuno, bruciare i vestiti e disperderne le ceneri. E poi, alla fine di tutto, anche il rapporto sessuale. Siamo sicuri che sia andata proprio così?





in questa vicenda non c'è nulla di sicuro ma resta il fatto che lo 'zio' (ma zio da parte di padre o di madre?) ha fatto tutto in modo di uscirne nel migliore dei modi da questa situazione. Ma un contadino come poteva conoscere il sistema migliore per uscirne quasi indenne da un'assassinio?

N.B-teniamo presente che i risultati delle analisi sul cadavere (se ha subito o meno violenza) si avranno la settimana prossima. Se eventualmente non si riscontrasse nessuna violenza sessuale la vicenda sarebbe da riscrivere fin dall'inizio.


hai ragione, un povero contadino non può sapere queste cose. Credo che sia l avvocato dei massoni ad aiutarlo....dopo tutto fa parte della cricca ed è un testimone diretto, sa troppo. Hanno messo già pure piano B in considerazione, parlano tanto di un possibile !suicidio" che zio potrebbe commettere..quindi se mostrerà debolezza e comincerà confessare tutta la verità, lo faranno "suicidare" altrimenti, uscirà fuori dalla vicenda con una pena minore....
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MessaggioInviato: Dom Ott 10 2010, 12:46:27    Oggetto:  
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I pm interrogano l'amica. "Sabrina era agitata, mi disse subito: l'hanno presa"
di MARIO DILIBERTO

Sarah, si cerca un'altra verità "Sembrava spaventata"


AVETRANA - Tre ore di interrogatorio per trovare altre verità. E forse la regina delle verità sulla morte di Sarah Scazzi 1. L'inchiesta sul dramma di Avetrana 2 punta ancora una volta i riflettori sugli amici. In procura è stata convocata Mariangela Spagnoletti. Quel 26 agosto era davanti alla villa di via Deledda. Con Sabrina, la cugina del cuore di Sarah. Dovevano andare al mare. A pochi metri, dietro la porta del garage spalancata, suo padre Michele Misseri strangolava la quindicenne. Sotto gli occhi di Mariangela, Sabrina, secondogenita dello zio orco, ha chiamato al cellulare Sarah. "Era molto agitata - ha detto ieri la testimone - Quando sono arrivata era già sul marciapiede. Di solito si faceva aspettare. Mi ha chiesto se avessi visto Sarah. Le ho detto di no e lei ha subito telefonato".

Le due ragazze si sono guardate negli occhi quando il cellulare ha squillato a vuoto, prima di diventare muto. "Sabrina sembrava spaventata ed ha cominciato a dire: l'hanno presa", ha aggiunto Mariangela. Le sue parole vengono confrontate con quelle del suo precedente interrogatorio. Ma soprattutto con quanto messo a verbale da Sabrina e da suo padre, l'assassino. Sabrina sostiene che era sulla veranda alle 14.30. Mariangela insiste che era già in strada. In entrambi i casi Sabrina avrebbe dovuto notare l'arrivo della cugina. E invece no. Ma non è solo questo a lasciare perplessi il procuratore aggiunto Pietro Argentino ed il sostituto procuratore Mariano Buccoliero.

Nella confessione, Michele Misseri racconta che Sarah si è infilata nel garage spontaneamente. E che mentre la strozzava, dopo il fallito approccio sessuale, il cellulare aveva cominciato a squillare. Ed aveva continuato sino a quando non era piombato a terra facendo saltare la batteria. Non si capisce perché Sarah che, solo una settimana prima era stata molestata dallo zio, si sarebbe dovuta dirigere nel garage. Dove c'era quello zio, ed è lo stesso Michele Misseri a raccontarlo, che aveva respinto in malo modo, dopo un fugace palpeggiamento in cucina. E da ultimo: è possibile che Sabrina e Mariangela non abbiano udito il trillo del cellulare di Sarah? Loro erano lì. Mariangela è stata categorica. "Non ho sentito. Forse perché avevo la macchina accesa e c'era anche la radio".

Ce n'è abbastanza per alimentare i sospetti che frullano nella testa dei magistrati dalla sera in cui Michele Misseri ha ammesso l'atroce delitto. Si valutano possibili complicità. E il solo fatto che si continui a scavare senza sosta nelle mezze verità e nelle lacune della confessione di Michele Misseri, fa capire che si pensa ad altro. A gravi coinvolgimenti nell'omicidio innescato dal rifiuto di Sarah di subire le morbose attenzioni di quello zio. Che l'aveva puntata e che dopo il rifiuto l'avrebbe strangolata oltraggiando il cadavere prima di gettarlo nella cisterna. Una sequenza horror che ora viene messa in relazione con il passato di Michele Misseri, una vita resa difficile dal rapporto con il padre padrone. Un padre che avrebbe approfittato anche di quel figlio, diventato a 57 anni il mostro di Avetrana.



(10 ottobre 2010)
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MessaggioInviato: Dom Ott 10 2010, 20:53:21    Oggetto:  
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Citazione:
Una sequenza horror che ora viene messa in relazione con il passato di Michele Misseri, una vita resa difficile dal rapporto con il padre padrone. Un padre che avrebbe approfittato anche di quel figlio, diventato a 57 anni il mostro di Avetrana.




PRECEDENTI FAMILIARI - Sarebbe stato un contesto di degrado quello in cui è cresciuto Michele Misseri: il padre dell'assassino di Sarah, deceduto anni fa, secondo si apprenda da fonti investigative, avrebbe abusato delle due figlie, sorelle dell'uomo che ha confessato di avere ucciso Sarah, e forse lo stesso Michele potrebbe avere subito violenza da parte del genitore. Potrebbe essere questo il contesto in cui lo stesso Michele Misseri, il cui fermo è stato convalidato ieri dal Gip del tribunale di Taranto, viveva e dal quale era fuggito per rifugiarsi in Germania, prima di ritornare ad Avetrana dove aveva poi messo su famiglia e avuto due figlie.




°°°°°°°°

Come mai nessuno ha sentito niente in casa Misseri, mentre Sarah Scazzi veniva strangolata? La cugina Sabrina era in casa, ma non ha visto nulla, né percepito rumori.
In quel pomeriggio d’agosto doveva andare al mare con Sarah e c’era l’amica Mariangela Spagnoletti ad aspettarle. Ora la ragazza è stata convocata dai magistrati e racconta le paure di Sabrina: “Era molto agitata. Quando sono arrivata era già sul marciapiede. Di solito si faceva aspettare. Mi ha chiesto se avessi visto Sarah. Le ho detto di no e lei ha subito telefonato”, ha detto Mariangela.
Poi ancora: “Sabrina sembrava spaventata ed ha cominciato a dire: l’hanno presa”. Qualcosa non torna nella ricostruzione di Sabrina però rispetto a quella fatta dall’amica.
La prima dice che alle 14, 30 era in veranda a casa, ma la seconda dice che era già in strada. Ma allora com’è possibile che nessuno abbia visto Sarah entrare a casa e andare in garage? E ancora, come dice il giudice per le indagini preliminari, perché Sarah è andata prima dallo zio che poi la ucciderà proprio in garage?





---editato----

In Germania, dove ha vissuto per una decina d’anni, Michele Misseri ha lavorato anche in un cimitero, come operaio e giardiniere. Non si sa se l’agricoltore, arrestato per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi, abbia aiutato anche i necrofori: in questo caso avrebbe avuto una certa dimestichezza con i cadaveri.
Misseri, a quanto si è saputo, conosceva alla perfezione la cisterna in cui è stato trovato il cadavere di Sarah. Il proprietario del fondo avrebbe riferito agli inquirenti di aver incaricato Misseri di chiudere quella cisterna un paio di anni fa ”perché non serviva”.


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MessaggioInviato: Dom Ott 10 2010, 22:16:09    Oggetto:  
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raffaele ha scritto:
Stefania Nicoletti ha scritto:
Il funerale sarà celebrato oggi (data a somma 13) con rito cattolico, nonostante la madre sia Testimone di Geova e Sarah non fosse battezzata.
Sarà celebrato dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista.
Inoltre è "curioso" anche il nome del Gip che si occupa del caso: Martino Rosati...


la madre è testimone di geova! ora molte cose si spiegano...
guardate cosa si dice dei testimoni di geova alias torre di guardia




senza dubbio questa famiglia nasconde delle cose orrende - la madre è lobotomizzata..lo si vedeva sin dall inizio dall espressione vuota della sua faccia che mai cambiata nemmeno per un pelo...mai pianto...


torre di guardia testimoni di geova



L'uso del Salmo 91 da parte di alcuni satanisti è risaputo. Essi omettono (nei testi pubblici) il termine Basilisco, ma nei loro riti (privati) usano il verso 13 in lingua originale e nella sua completezza.

Al numero 13 si associano tribolazioni e sventura. L'autore del Salmo inserì con coscienza il termine Basilisco al verso 13.

"Il 13 agosto, è la festa dedicata alla dea Diana. I satanisti da sempre adorano la Dea Diana, o Ecate, o la Luna. A lei venivano (vengono) offerte vittime umane. Alle persone che credono in lei Diana concede grandi poteri. La Dea ama che le invocazioni, i riti e i sacrifici avvengano in notti limpide e di luna piena.
Fu per caso che la morte di Lady Diana avenne in una notte di Luna piena?"
La morte della Principessa Diana: avvenne per dissanguamento, rispettando ogni regola sacrificale. Chiunque abbia un po’ di dimestichezza con la Bibbia sa che le morti sacrificali devono avvenire attraverso lo spargimento di sangue.
Un’organizzazione segreta per poter praticare legalmente dei sacrifici cruenti, fondò la Società Torre di Guardia (il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova), che da 120 anni pratica (indisturbata) sacrifici umani causando morti per dissanguamento. Dietro la barriera della "Teologia del Sangue" si nascondono dei veri e propri rituali satanici. Da più di un anno sto fornendo le prove grafiche dei messaggi subliminal-satanici che le letteratura “geovista” sta diffondendo in tutto il mondo. Oggi (marzo 2004), dalle statistiche del sito, le parole “immagini subliminali” e “messaggi subliminali” risultano al secondo e al quarto posto nella classifica delle frasi più ricercate. Vedi: Testimoni di Geova - Index"
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Brando

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MessaggioInviato: Lun Ott 11 2010, 00:59:11    Oggetto:  
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Giovanni 14, 12-14: In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me compirà le opere, che io compio,
e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre

Filippesi 4,13: Tutto posso in Colui che mi dà la forza
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MessaggioInviato: Lun Ott 11 2010, 13:17:02    Oggetto:  
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Sarah: difensore zio chiede perizia psichiatrica
Per accertare la capacità di intedere e volere dell'indagato


TARANTO - E' stata depositata dalla difesa la richiesta di perizia psichiatrica da compiere, con l'incidente probatorio nei confronti di Michele Misseri, lo zio che ha confessato di aver ucciso il 26 agosto scorso Sara Scazzi.

La richiesta di perizia psichiatrica e' stata depositata poco fa dal difensore di Misseri, avvocato Daniele Galoppa negli ufficio del giudice per le indagini preliminari.

La richiesta tende ad accertare la capacita' di intendere e di volere dell'indagato sia al momento del delitto sia durante il giudizio.

Secondo il difensore, Misseri durante gli interrogatori a cui e' stato sottoposto ha fornito ''versioni contraddittorie, assolutamente illogiche e poco credibili''.

Il papa' di Sarah, Giacomo Scazzi, è andato stamattina negli uffici della procura di Taranto assieme al figlio Claudio.

Il giovane è ascoltato come 'persona informata dei fatti' dai pubblici ministeri inquirenti in particolare su alcune dichiarazioni che ha rilasciato ad alcune testate giornalistiche subito dopo il fermo dello zio.

In quelle circostanze Claudio Scazzi riferi' che il giorno precedente la scomparsa della sorella, tra Sara e Sabrina ci fu un litigio perche' la sorella aveva confidato alla cugina delle molestie ricevute dallo zio.

Claudio aggiunse anche che se quelle confidenze la sorella le avesse fatte ai suoi familiari essi stessi avrebbero preso immediatamente dei provvedimenti nei confronti dello zio.
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MessaggioInviato: Mar Ott 12 2010, 10:16:13    Oggetto:  
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Taranto, 12 ott. (Apcom) - Potrebbe essere il giorno della svolta per chiarire i troppi dubbi che aleggiano sulla morte di Sarah Scazzi. Gli inquirenti sono sempre più convinti che nella vicenda abbia avuto un ruolo almeno un'altra persona, ma non escludono che ad aiutare il contadino Michele Misseri ad occultare il corpo della nipote siano state più persone. Le dichiarazioni della figlia Sabrina, in netto contrasto con quanto ha dichiarato il padre reo confesso dell'omicidio, e soprattutto quelle rilasciate da Mariangela Spagnoletti, l'amica che con Sabrina e Sarah il 26 agosto scorso doveva andare al mare, sono al vaglio degli inquirenti che già nella giornata di oggi potrebbero sentire nuovamente Sabrina Misseri e qualche altro congiunto per tentare di incastrare gli ultimi tasselli di un puzzle ancora incompleto. Tutto ruota attorno a quattro elementi ritenuti fondamentali: il telefonino di Sarah, rimasto in macchina di Misseri per tre giorni, portato in giro per le strade di Avetrana e poi fatto ritrovare semibruciato in un podere dello zio dopo 34 giorni; la sparizione degli auricolari del cellulare che Sarah aveva al momento dell'uscita di casa e di cui Misseri non fa proprio cenno; la deposizione di Sabrina in contrasto con quella del padre. Ma soprattutto gli inquirenti attendono i risultati dei primi esami autoptici che potrebbero riservare ulteriori elementi in questa vicenda che prende sempre più i contorni del giallo. Intanto, il sindaco di Avetrana ha deciso di fare realizzare subito una tomba-monumento per Sarah nel vecchio cimitero del paese, senza aspettare il completamento della nuova ala dove, in un primo momento, aveva pensato di localizzare il monumento. Per questo, la salma della ragazza non sarà tumulata provvisoriamente nella tomba di famiglia, ma attenderà nella camera mortuaria la realizzazione della struttura monumentale in cui dovrà essere definitivamente sistemata.
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italy
MessaggioInviato: Mar Ott 12 2010, 10:35:08    Oggetto:  
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Da tempo ormai stanno emergendo incongruenze sul racconto di Misseri sull’uccisione della piccola Sarah. Come ci viene riferito da più parti ZioMichè è molto preciso sul racconto dell’occultamento del cadavere ma molto meno sulle fasi dell’uccisione. Qui nel forum ognuno di noi prova a fare delle ipotesi lasciandosi trasportare sia dai fatti conosciuti che dalla fantasia e non penso che questo sia un male. Quindi anche io mi lancio un po’ a riflettere su quanto raccontato da Michele, Sabrina e Mariangela! Sabrina racconta di essere ancora in casa quando arriva Mariangela ma quest’ultima dice che l’amica era già in strada, e molto agitata, quando lei arriva lì davanti. Il Misseri racconta di aver visto Sabrina (che gli chiedeva se aveva visto Sarah) quando già lui stesso aveva ucciso la ragazzina che si trovava a terra nel garage coperta da un cartone. Sabrina racconta di essere salita nell’auto dell’amica per andare a cercare Sarah e che in quel momento telefona alla ragazzina: il telefono squilla ma nessuno risponde. Confrontando questa dichiarazione con quella del padre, qualcosa non torna! Infatti lui dichiara a verbale che il telefono di Sarah squilla mentre lui la stà strangolando… poi cade a terra e si toglie la batteria! No, queste versioni non tornano proprio. Oggi i giornali riferiscono che non c’è traccia degli auricolari che Sarah aveva collegati al telefonino anche quel giorno poiché, attraverso il telefonino, vi ascoltava la musica. Il “cordino” con cui Misseri avrebbe ucciso Sarah (che compare magicamente in pochi secondi nelle mani dell’assassino che ne fa uso!) non si trova: dice di averlo buttato e può anche essere vero. Però è anche vero che tutte queste incongruenze possono far supporre che il “cordino” non sia altro che il filo dell’auricolare? E se, come suppongono gli inquirenti Misseri stà coprendo qualcuno o ha dei complici, è possibile pensare che quando Sarah arriva inizia una lite a TRE? Michele, Sabrina e Sarah?? O Michele, mister.X e Sarah? Chi stà coprendo Michele (al di là del fatto che responsabilità penali ne ha molte)? Un essere umano (o in parte tale) per CHI rischierebbe il carcere a vita?
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Vivo questa vita in modo pieno perchè non ho certezza che non sia l'unica
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MessaggioInviato: Mar Ott 12 2010, 12:44:18    Oggetto:  
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Oggi i giornali riferiscono che non c’è traccia degli auricolari che Sarah aveva collegati al telefonino anche quel giorno poiché, attraverso il telefonino, vi ascoltava la musica. Il “cordino” con cui Misseri avrebbe ucciso Sarah (che compare magicamente in pochi secondi nelle mani dell’assassino che ne fa uso!) non si trova: dice di averlo buttato e può anche essere vero.


c'è da considerare che NESSUNO ha visto la ragazzina uscire di casa. Come era vestita? aveva veramente gli auricolari ? sentiva veramente musica?
Nessun altro ha visto la ragazzina che andava da casa sua verso la casa delle cugine.

Chi potrebbe aver detto come era vestita poteva essere solo la madre (sempre se era in casa in quel momento) considerato che le cugine non l'avevano vista.

Fatto sta che il cadavere trovato nel pozzo era nudo e gli abiti (dice lo zio/assassino) li ha brucati. Ma perchè fare questo ulteriore lavoro dopo tanto darsi da fare per occultare il cadavere?
Ora non si trovano gli auricolari per sentir musica (ma veramente li aveva la ragazzina? chi può testimoniare oltre la madre?)

Da casa sua verso la casa delle cugine nessuno al momento può dire come era vestita la quindicenne e nemmeno se ascoltava musica. 'Coicindenza' vuole che questi 'particolari' non ci siano più e che dobbiamo ancora aspettare giorni per i risultati autoptici sul cadavere per sapere ancora (considerato che il cadavere ritrovato era putrefatto dalla permanenza in acqua) se il cadavere era veramente quello di Sarah Scazzi e se lo zio le ha usato violenza. Se il cadavere avesse fosse stato ritrovato vestito forse qualche certezza in più ci sarebbe stata.

Nel breve tragitto fra casa sua e quella delle cugine nessuno ha visto la ragazzina ( e chi ha detto di averla vista la vedeva vestita di rosa come dalla descrizione) e nessuno ha sentito grida o i movimenti concitati di quel giorno d'agosto, in un piccolo paese dove tutti conoscono tutti.....?!
Ma che la ragazzina fino lì, alla casa delle cugine e al garage, nessuno può dire con certezza che ci sia veramente arrivata.

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Silenzi e segreti di quella famiglia

Abitavano in questa catapecchia a un piano, coi muri pericolanti, le sedie sfondate e i resti di un pavimento color pastello anni cinquanta, il vecchio recinto delle pecore dominato da un grande albero di fichi. “Lu craunaro” abitava qui, su un sentiero di campagna tra i campi, con nove figli e una povertà da tagliare a fette.

Girano brutte voci in paese su Cosimo Misseri, padre di Michele che poi è andato a lavorare in Germania come tanti da queste parti, e quando è tornato si è tirato su la casa dove è stata uccisa Sarah. Dicono che proprio qui, tra questi muri ammuffiti e squassati dalle intemperie, “lu craunaro” abusasse delle figlie , un contadino-pastore, forse padre-padrone, che si arrampicava sulle montagne per scavare carbone, da lì il suo nomignolo. Verità o dicerie, di certo suo figlio è rimasto legato a quel pezzo di terra dove è nato e cresciuto: ha portato il cadavere di Sarah proprio lì vicino, nel pozzo dove da piccolo, insieme ad altri bambini e agli adulti, andava ad attingere l'acqua piovana. Perché questi campi e questi contadini hanno il mare a un tiro di carabina, ma hanno da sempre il problema dell'acqua. La torre piezometrica che si vede all'orizzonte e il canale che doveva servire a questo, sono rimasti fantasmi nella campagna, perché hanno fatto tutto ma si sono dimenticati di fare il contratto di fornitura.

È una storia di dimenticanze, di coincidenze e di assenze, la terribile e triste storia di Sarah che di snaturato, forse, non aveva solo lo zio, a casa nel primo pomeriggio del 26 agosto, lui che non tornava mai dai campi prima delle sette di sera. Sua nonna, Aronza Serrano, aveva cinque figli, quattro femmine e un maschio. Così tanti che ne ha praticamente regalata una alla sorella, Filomena Spagnolo, e al suo consorte Cosimo, invalido e sofferente di reni. Concetta Serrano-Spagnolo, mamma di Sarah, è stata adottata in questo modo un po' patriarcale che talvolta capita ancora di trovare nel mezzogiorno. In segno di riconoscenza, Concetta ha assistito lo zio-padre fino alla fine, accompagnandolo a fare la dialisi e vedendolo morire mentre tutti cercavano la ragazzina. Ha ottenuto in dote la casa di Via Verdi in cui abitava con Sarah, ma era sempre una donna sola con una ragazzina da tirare su. Un'anomalia da queste parti, coi cortili che brulicano prole e nonostante la fuga da Avetrana dei giovani che vanno a studiare e vivere altrove. “chi studia in qualche posto sopra a Bari non torna più”, fa un ingegnere coi capelli bianchi.

Concetta era sola da otto anni circa, da quando cioè è tornata da Milano dove viveva con Giacomo Scazzi e Claudio, il primo figlio. Il padre naturale di Sarah che da queste parti faceva l'elettrauto, ma pare si desse anche da fare con altre attività, se è vero che ha qualche precedente per piccoli reati. Niente, probabilmente, di fronte al buco nero che ha inghiottito Sarah e quasi travolto la ex moglie, che l'altra sera ha scoperto la fine della ragazzina davanti alle telecamere di “Chi l'ha visto?”. Forse, come dice qualcuno, non siamo noi che guardiamo la tv, ma è il contrario.

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MessaggioInviato: Mar Ott 12 2010, 16:05:15    Oggetto:  
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È giallo su una foto pubblicata domenica 10 ottobre su Facebook: nell'immagine, che sembrava essere stata scattata all'obitorio, il corpo senza vita di Sarah Scazzi. Non è noto quando e come la foto sia stata scattata e chi si nasconda dietro al profilo 'Sarino Scazzi', usato per pubblicare l'immagine shock, poi rimossa. E intanto sempre su Facebook sono stati chiusi diversi gruppi che inneggiavano alla violenza contro l'assassino di Sarah o che lo omaggiavano come un eroe.



P.S. non è la prima volta che qualcuno gioca con il nome di Sarah su facebook, già quando era sparita la ragazza, qualcuno si divertiva ad aprire ( o addirittura sembra che ne avevano già aperti parecchi account al nome di Sarah su facebook ancora quando non era sparita) diversi account dal nome suo. La cosa strana è che a casa per quel che si sa, lei non aveva internet, andava ogni tanto solo per un oretta a collegarsi da biblioteca...quindi cosa ne avrebbe fatto di tutti questi account in un oretta di ogni tanto in biblioteca? sembra che da uno di questi account partivano delle dichiarazioni strane dal nome di Sarah, tipo "sparirò per 20 gg. per diventare famosa", "voglio scappare via da casa" ecc. E possibile che i suoi futuri assassini stavano creando già falsi moventi, storie e depistazioni per coprire quel che avevano pianficato molto in anticipo fino ai minimi dettagli? si tratta di un omicidio rituale, sacrificale pianificato già da mesi secondo me...la ragazzina era come un agenllino che mantenevano per sgozzare nella data esoterica...
cmq. se la polizia vuole, può trovare con il dipartimento informatico coloro che fanno questi giochi virtuali depistagini o anche semplicemente divertimenti disumani come postare questa foto del cadavere...ma sempre solo la polizia vuole, visto che dal suo comportamento sembra che abbia poca volontà in generale su questo caso.
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