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Sarah Scazzi e' stata uccisa
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Luna

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MessaggioInviato: Ven Mar 18 2011, 13:22:52    Oggetto:  
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MessaggioInviato: Ven Mar 18 2011, 13:22:52    Oggetto: Adv






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MessaggioInviato: Ven Apr 08 2011, 12:58:25    Oggetto:  
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Il generale del Ris: “La verità sul corpo di Sarah”

Pubblicato da Redazione venerdì, 8 aprile, 2011 - 07:54

TARANTO — La verità sul delitto di Avetrana potrebbe essere nascosta ancora sul corpo della vittima uccisa 26 agosto e trovata dopo 42 giorni in un pozzo-cisterna in contrada Mosca. A sostenerlo è il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma nonché consulente della famiglia Scazzi. Facendo il punto sulle indagini e sull’importanza del ritrovamento sul telefonino di Sarah di un profilo genetico che non apparterrebbe alla ragazza uccisa né a Michele e Sabrina Misseri, principali indagati della sua morte, il generale in pensione sembra piuttosto interessato ad un approfondimento dell’esame autoptico eseguito dal professore Luigi Strada.

Generale Garofano, con il ritrovamento della traccia genetica sul reperto appartenuto a Sarah Scazzi possiamo dire di trovarci di fronte ad una svolta nelle indagini?

«Non ho molti elementi per affermare una cosa simile. Ho appreso che si tratta di un profilo genetico misto (maschile e femminile, nda) la cui presenza su una superficie può spiegare le dinamiche di un evento e bene hanno fatto gli inquirenti a raccogliere il Dna delle persone che potrebbero aver preso parte a quell’evento» .


Quindi basterà scoprire a chi corrisponde quel profilo ed è fatta?


«Io andrei cauto. Bisogna intanto capire quanto è completo il profilo estrapolato. Nel Dna si cercano venti regioni e ne occorrono almeno dieci per estrarre un profilo apprezzabile altrimenti si usa il condizionale: “potrebbe appartenere a tizio”, ad esempio. Tornando alla sua domanda, io a questo risultato non darei tanta valenza investigativa. Sarah frequentava delle persone che potrebbero aver maneggiato il telefonino, ammesso sempre che si tratti realmente del telefonino. Michele Misseri, ad esempio, lo ha certamente toccato perché stato lui a farlo trovare, prima lo avrà potuto toccare anche Cosima o Sabrina o altri. Insomma, visto in questo contesto, il ritrovamento non mi pare abbia così tanta valenza» .


A meno che non si scopre che il Dna è di una persona che non avrebbe potuto in nessun caso maneggiare il reperto, vero?


«In quel caso le cose cambierebbero. Se dovesse risultare, ad esempio, che a toccarlo è stato un soggetto estraneo alla stretta cerchia di persone che frequentavano la ragazza quando era in vita, allora la cosa avrebbe una valenza investigativa sicuramente più interessante» .


Generale Garofano, secondo la sua esperienza, è stato fatto tutto in questa inchiesta oppure manca qualcosa da vedere o approfondire?


«Non credo sia rimasto molto. Io però aspetto ancora la risposta di uno sviluppo e di un completamento della consulenza medico legale eseguita dal professore Luigi Strada sul corpo di Sarah Scazzi» .


Perché, può dirci ancora qualcosa che non sappiamo già?


«Secondo me potrebbe dirci ancora altro di molto importante e per questo spero che il professore Strada possa finalmente completare la sua consulenza» . Quindi il professore Strada non ha ancora completato il suo lavoro? «Non lo so. Io ho già espresso i miei dubbi in proposito e attendo ancora delle risposte» .

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MessaggioInviato: Mer Apr 13 2011, 12:13:35    Oggetto:  
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AVETRANA – Il medico legale Enrico Rizzo, consulente di Sabrina Misseri, rilancia sospetti di incompletezza dell’autopsia effettuata dal professore Luigi Strada sul corpo di Sarah. «Sarebbe opportuno – dice – che la Procura ordinasse l’esumazione del cadavere per approfondire l’esame». «La verità sul delitto di Avetrana – dice Risso – è ancora nascosta nel corpo di Sarah. Occorre una nuova autopsia per scoprirla. Dopo sette mesi e mezzo di indagini, due arresti, un incidente probatorio, una serie infinita di versioni contrastanti e una autopsia insufficiente, non abbiamo una sola certezza. Non sappiamo dove, come e quando Sarah Scazzi è stata uccisa. Io mi aspetto uno sviluppo e un completamento della consulenza medico-legale fatta dal professor Luigi Strada. Dobbiamo sapere se Sarah è stata uccisa alle 14.30, oppure due ore dopo, come sembra chiaramente indicare il contenuto dello stomaco. Dobbiamo sapere se è stata strangolata con una corda, una cintura, con un altro oggetto o con le mani. Dobbiamo scoprire se è stata uccisa in garage, nell’abitazione dei Misseri o in un altro luogo ancora. Le domande fondamentali non hanno avuto risposta».
LA SCOMPARSA DEL LIQUIDO - Il perito di parte di Sabrina Misseri ha rivelato ad Oggi inoltre, due particolari inediti e molto importanti: il mancato esame al microscopio del liquido gastrico e la scomparsa dello stesso. Spiega Risso: «Lo stomaco di Sarah era virtualmente vuoto. Il professor Strada dice di aver trovato solo 20 centilitri di liquido grigiastro torbido. Del famoso cordon bleu mangiato frettolosamente poco prima di uscire (come ha rivelato la mamma Concetta, ndr) nello stomaco di Sarah non c’era traccia. Eppure per digerirlo occorrono dalle due alle quattro ore. I casi sono due: o Sarah ha pranzato prima di quanto dica la mamma, oppure è stata uccisa almeno due ore dopo rispetto all’orario indicato dai magistrati perché noi sappiamo che quando nello stomaco si trova ancora il 30 per cento di quel che si è mangiato significa che l’ultimo pasto è stato fatto quattro o cinque ore prima della morte. Risso aggiunge: «E adesso il problema diventa irrisolvibile perché quel liquido doveva essere esaminato al microscopio, ma questo esame non è stato fatto. E soprattutto quel liquido doveva essere conservato per ulteriori approfondimenti e invece è stato buttato via».
LA NUOVA LETTERA


Intanto Michele Misseri non rinuncia a scrivere lettere per proclamare la sua presunta colpevolezza per il delitto della nipote Sarah Scazzi. E questa volta l’intestataria della missiva è la figlia Sabrina rinchiusa nello stesso carcere dove il contadino di Avetrana è detenuto dal 6 ottobre scorso con l’accusa di omicidio volontario, vilipendio e soppressione di cadavere. Lo si apprende da fonti interne al penitenziario che non rivelano però particolari circa il contenuto dello scritto. Si tratterebbe comunque di una conferma dell’ultima versione sul delitto già descritta nella precedente lettera che Michele Misseri ha fatto recapitare ai magistrati che lo indagano attraverso il suo avvocato difensore, Francesco De Cristofaro, del foro di Roma. In quella presunta confessione l’indagato si addossa la responsabilità dell’omicidio scagionando la figlia accusata anche in sede d’incidente probatorio. Una nuova versione che non convince gli inquirenti che rimangono fermi su quanto già raccolto in quel drammatico interrogatorio avvenuto in presenza di tutte le parti interessate al processo e quindi già valido come elemento di prova.
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MessaggioInviato: Mar Mag 17 2011, 17:55:08    Oggetto:  
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Sarah, il giallo del manichino legato
apparso sul web il giorno della scomparsa
Anche un'immagine di ragazza bionda che galleggia in una pozza nel profilo Facebook gestito dalle cugine della ragazza uccisa e gettata in una cisterna. Le foto sono state subito rimosse. Ma ora, a distanza di nove mesi dall'omicidio, gli inquirenti vogliono vederci chiaro
di GIULIANO FOSCHINI
Il manichino apparso sul profilo Regen
AVETRANA - Un manichino. Imbracato, come fosse un corpo gettato in un pozzo. Una data, il 26 agosto del 2010. Quello strano profilo su Facebook, Regen, a metà tra il fantastico e l'esoterico, tra la favola e l'orrendo. Un gruppo di ragazzi che lo gestiva, una serie di frasi poco chiare. E dietro un fantasma che in realtà ha la faccia di una ragazzina e il colore di un giallo. Nove mesi dopo l'omicidio di Sarah Scazzi sul tavolo degli investigatori finisce un nuovo dettaglio inquietante. Il 26 agosto il giorno della scomparsa della ragazza e secondo gli inquirenti del suo omicidio su Facebook appaiono tre fotografie. Una è quella di un manichino legato con le corde, l'unica che per il momento è stato possibile recuperare (visto che sono state tutte cancellate dopo la pubblicazione). Un'altra invece rappresenterebbe una ragazza bionda che galleggia in una pozza. Della terza non si sa nulla. Che significavano quelle fotografie? Chi le ha postate?

È questa la domanda che probabilmente vorranno fare nelle prossime ore gli investigatori ad Antonella Spinelli, la cugina 15enne di Sarah di San Pancrazio Salentino che gestiva la pagina di Regen dove sono apparse le fotografie. "Probabilmente si tratta soltanto di una coincidenza ma certamente è una stranissima coincidenza" spiega uno degli inquirenti, "per questo non possiamo andare fino in fondo". Questo profilo Facebook era stato immediatamente dopo la scomparsa di Sarah nel mirino degli investigatori. Tutti e in particolare le persone che scrivevano sulla pagina erano convinti che a gestire la pagina oltre alla Spinelli ci fosse anche Sabrina Misseri, ora in carcere con l'accusa di aver ammazzato la cugina. I messaggi erano emblematici: "Una ragazza triste perché il mondo era contro di lei. Si sentiva molto sola e le sembrava che tutti le volessero male. Un giorno, non si sa come, sparì. Ora tutti sono in ansia per lei, dimostrando che al contrario tutti le vogliono molto bene. Mi manchi ragazza mia".



Oppure: "A volte è per poco, a volte per sempre. Ma fa comunque male. Ne vivi tanti di addii. Eppure sono uno diverso dall'altro, e per ragioni diverse. Perdi le forze, e ti ritrovi così, senza voce, senza parole. E soffri in silenzio, perché non vuoi che gli altri ti ascoltino". Tutto faceva pensare proprio alla scomparsa di Sarah ma la pista era stata poi abbandonata dagli investigatori perché non erano state trovate tracce importanti nei pc e perché Michele Misseri aveva poi offerto la svolta facendo ritrovare il telefonino.
Intanto domani è attesa la decisione della Cassazione che dovrà esprimersi sulla richiesta di scarcerazione della Misseri chiesta dall'avvocato della ragazza, il professor Franco Coppi.



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MessaggioInviato: Sab Giu 04 2011, 10:36:02    Oggetto:  
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Michele Misseri è stato scarcerato e fuori al cancello di via Deledda, oltre alle forze dell'ordine, ai giornalisti, alla solita folla di curiosi, si trova anche un bel mazzo di rose rosse Neutral

Minuto 0:19 - 0:21, sulla sinistra dello schermo...è un attimo, ci sono anche altri servizi giornalistici in cui si vede meglio ma ho trovato solo questo:


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"...il fondo del mio insegnamento consisterà nel convincerti a non temere la sacralità e i sentimenti, di cui il laicismo consumistico ha privato gli uomini trasformandoli in bruti e stupidi automi adoratori di feticci." Pier Paolo Pasolini
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MessaggioInviato: Ven Giu 17 2011, 16:06:42    Oggetto:  
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E intanto Concetta Serrano, la madre di Sarah, ieri è tornata a parlare dei parenti coinvolti nel delitto della figlia. Ha la sua idea su quanto è successo perché «la gelosia – ha detto -, è un movente troppo debole e credo che Sarah abbia sentito e visto qualcosa di squallido e di macabro in quella casa e che sia stata uccisa per questo».


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MessaggioInviato: Mar Giu 28 2011, 15:22:59    Oggetto:  
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Vanessa Cerra, l’ex commessa del fioraio di Avetrana, Giovanni Buccolieri, avrebbe confermato agli inquirenti che lo stesso fioraio le avrebbe raccontato l'episodio del presunto sequestro in auto di Sarah Scazzi, il 26 agosto 2010, da parte della zia Cosima Serrano, e che quindi non si sarebbe trattato di un sogno, come invece Buccolieri ha poi sostenuto dinanzi ai pm.

E’ quanto si è saputo oggi, da indiscrezioni, sull'audizione della ragazza avvenuta ieri per rogatoria a Moenchengladbach, in Germania (dove Cerra lavora da qualche tempo), alla presenza di un magistrato tedesco, del procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, e del tenente dei carabinieri della Compagnia di Manduria, Rolando Russo.



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MessaggioInviato: Gio Lug 07 2011, 16:49:50    Oggetto:  
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’ira-degli-avvocati-«ispettori-in-procura».html

Caso Scazzi, l’ira degli avvocati: «Ispettori in Procura»



TARANTO— L’Unione delle camere penali ha chiesto al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, l’invio di ispettori alla procura di Taranto per il caso Scazzi. «L’imputazione di quattro avvocati nelle indagini per l’omicidio di Sarah Scazzi è sconcertante e inquietante» , si legge in una nota dell’Ucpi che suona come un atto d’accusa nei confronti dei pubblici ministeri del caso di Avetrana. Per l’organismo di rappresentanza dei penalisti italiani è «assurdo che nel medesimo procedimento si trattino questioni riguardanti il delitto e questioni relative all’indagine sul delitto stesso» . Ma è «ancora più grave — si aggiunge— che alcune contestazioni mosse a due avvocati letteralmente s’intromettano indebitamente nelle scelte e nelle strategie difensive, le quali dovrebbero, al contrario, costituire un recinto invalicabile e coperto dal segreto professionale» . Ci sarebbe dunque, per i penalisti, una «grave violazione del diritto di difesa» da parte dei pm. E in particolare, si prosegue, «è sconcertante quanto capita all’avvocato Franco De Cristofaro, il quale per aver sostenuto l’assunzione di responsabilità del proprio assistito, da quest’ultimo reiteratamente dichiarata, si ritrova indagato per infedele patrocinio dai pubblici ministeri che si prefiggono l’obiettivo di provare la responsabilità di altra e diversa persona» . Il penalista romano De Cristofaro, il cui nome risulta tra i quindici indagati dell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero, è finito sotto inchiesta per avere consegnato alla procura una lettera in cui il suo assistito, Michele Misseri, che è attualmente libero per decorrenza dei termini e sul quale pende solo l’accusa di occultamento di cadavere, si autoaccusava del delitto e per aver indotto quest’ultimo, questa la tesi dell’accusa, a confessare il vilipendio del corpo senza vita della nipote.
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MessaggioInviato: Gio Ago 18 2011, 02:27:14    Oggetto:  
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Sarah, spuntano due testimoni "nuovi" nell'inchiesta

Sarah Scazzi, un giallo senza fine. Già perchè un'altra incredibile storia di omertà e mezze verità chiude l'anno dalla scomparsa di Sarah Scazzi, la ragazza di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010 dai parenti e gettata in un pozzo quando tutti la credevano vittima di un rapimento o in fuga d'amore. Lo racconta il Corriere del Mezzogiorno.

Alla base dell'inedita vicenda, che ha fatto segnare un sedicesimo uomo tra gli indagati (un settentatreenne manduriano che avrebbe negato di aver ricevuto una telefonata da una nuova testimone, e per questo accusato di false dichiarazioni al pm), c'è una confidenza «sconvolgente» che due uomini di Manduria avrebbero ricevuto da Michele Misseri due o tre giorni dopo la scomparsa di Sarah. "L'uomo era in lacrime, barcollava, sembrava in preda a un delirio, parlava di una ragazza scomparsa che era stata invece uccisa". La straordinaria macchina delle ricerche e dei mezzi d'informazione aveva appena scaldato i motori e i due increduli testimoni non sapevano ancora che una ragazza di quindici anni del vicino comune aveva fatto perdere le proprie tracce.

I due uomini avrebbero allora fatto scendere il contadino dalla sua auto, «una Seat Marbella di colore rosso», invitandolo a calmarsi e a sedersi su un masso al bordo della strada che da Avetrana immette a Manduria. Si sarebbero offerti di accompagnarlo in ospedale, ma lui si tirò indietro e si congedò dopo aver raccontato «particolari raccapriccianti» sulla sorte della nipote scomparsa.

Notizie scottanti che i due testimoni presero con le pinze e che confidarono a un'amica comune di cui si fidavano molto, solo quando il caso Scazzi si presentò con tutta la sua forza coinvolgendo l'opinione pubblica. A distanza di dieci mesi da quel drammatico e strano incontro, la misteriosa donna (di lei si sa solo che vive a Manduria e che ha più di settant'anni), ha deciso di raccontare tutto alla mamma di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, con la quale si è incontrata nel mese di giugno. Così l'incredibile episodio è finito in Procura, dove la macchina investigativa, a indagini già chiuse, ha dovuto ricominciare daccapo cercando i riscontri necessari. Il pubblico ministero, Mariano Buccoliero, ha sentito la signora che, tra le altre cose, avrebbe tirato in ballo un terzo uomo al quale avrebbe riferito il racconto dei due testimoni, chiedendo un suo consiglio. L'uomo, però, sentito in caserma il 20 luglio scorso, ha negato ogni cosa passando da persona informata sui fatti a indagato.

LiberoNews - Mercoledí 17.08.2011 17:00



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Sarah Scazzi: un omicidio sussurrato all’orecchio

Avetrana è stato il “teatro” dell’omicidio di Sarah Scazzi, per molti un paese tranquillo, forse troppo. In questi giorni è arrivata una nuova notizia che lo vede ancora una volta protagonista: “In molti sapevano e nessuno ha parlato!“. Un inquietante quadro omertoso che vede protagonista un uomo di 80 anni al quale Michele Misseri sembra abbia confidato l’omicido della nipote Sarah Scazzi.

Pare che abbia detto all’ottantenne che la nipote sia stata uccisa dalla figlia Sabrina, anche se non ha precisato il movente, ha rivelato inquietanti particolari sulla dinamica omicida. L’uomo, a sua volta, ha confidato l’omicidio di Sarah, in una telefonata, ad una donna che ha poi riferito l’accaduto alle forze dell’ordine. L’uomo, attualmente indagato, nega ma la telefonata nei tabulati trova conferma. Inoltre è già stato interrogato in passato ma pare abbia tenuto nascosta la sorte della giovane Sarah Scazzi, per questo è accusato anche di falsa testimonianza. Un macabro omicidio che trova nel “sussurro” dei concittadini di Sarah, un quadro omertoso che rende ancora più amara la sorte della giovane quindicenne.


Notizie Fresche - 18.8.2011
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MessaggioInviato: Mer Ago 31 2011, 12:29:46    Oggetto:  
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Sarah Scazzi, chiesto risarcimento per 33 milioni di euro

AVETRANA / A meno di due giorni dall’inizio del processo si susseguono le indiscrezioni circa l’ammontare della richiesta di danno avanzata dai familiari della vittima. La mamma Concetta, il padre e il fratello, costituitisi tutti parte civile, hanno richiesto ai presunti autori del delitto 33 milioni di euro, cosi suddivisi: 9 milioni a Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente zii e cugina della vittima; 3 milioni invece a Carmine Misseri e Cosimo Cosma, nipote e amico di Misseri accusati di aver collaborato nell’occultamento del cadavere di Sarah.



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MessaggioInviato: Mer Ago 31 2011, 12:33:22    Oggetto:  
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Ed ora...''l'ignorante contadino'' vuole addirittura scrivere un libro!!.. Shocked

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Sara Scazzi, Michele Misseri vuole scrivere un libro



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MessaggioInviato: Mer Set 14 2011, 21:15:54    Oggetto:  
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Sarah, Claudio Scazzi chiama un investigatore privato, che ad Affaritaliani.it svela: "Cerchiamo nuovi attori"

Mercoledí 14.09.2011 17:00

Claudio Scazzi non vede chiaro nel caso di Avetrana. Ci sono "dettagli, sfumature", che devono essere chiarite. Per questo il fratello di Sarah, la ragazzina uccisa un anno fa ad Avetrana ha affidato ad una nota agenzia di investigazione barese (con sedi in tutta Italia) l'incarico di indagare sull'omicidio della sorella.

A confermare l'indagine parallela ad Affaritaliani.it è Aldo Tarricone, il titolare dell'agenzia di investigazioni. "E' da qualche giorno che stiamo lavorando in maniera assidua al caso. Essendo privati ci aspettiamo di riuscire ad ottenere notizie in più". Secondo Tarricone la famiglia ritiene che la Procura di Taranto abbia fatto un ottimo lavoro, "ma siamo tutti convinti che qualcuno sappia altro non ancora emerso".

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MessaggioInviato: Mer Ott 26 2011, 12:58:05    Oggetto:  
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Perchè Sarah avrebbe dovuto mandare per sms una simile frase?? Question

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Sarah: ultimo sms mai inviato, quasi un triste presagio

Citazione Alonge: ''uccidere per professione e' lavoro senza tempo''


25 ottobre, 19:02


(ANSA) - TARANTO, 25 OTT - 'Uccidere per professione e' un lavoro senza tempo', citazione dello scrittore e docente universitario Andrea Giaime Alonge: e' l'ultimo messaggio scritto da Sarah Scazzi sul suo cellulare ma mai inviato perche' la ragazzina non aveva credito. Sembra quasi un triste presagio.

Sarah scrive quel messaggio - la circostanza e' stata riferita nella puntata odierna della 'Vita in diretta' su Rai 1 - alle 10.45 del 26 agosto 2010. Piu' tardi, tra le 14 e le 14.42, Sarah sara' uccisa nell'abitazione degli zii in via Deledda.

(ANSA).


...ma soprattutto..come faceva Sarah..una ragazzina di 15 anni...a conoscere lo scrittore e docente universitario Andrea Giaime Alonge???...e ad interessarsene poi??... Question







..intanto continuano i ''colpi di scena''...

Citazione:
Sarah, nuovo colpo di scena:
segni sui polsi, la uccisero in due
Spunta il suo ultimo Sms, mai inviato


Riprende l'udienza: parlano i difensori di Carmine e Cosimo

TARANTO - C'è un nuovo colpo di scena sull'omicidio di Sarah Scazzi: da una foto del corpo senza vita della giovane di Avetrana, sarebbero emerse infatti delle ecchimosi “a bracciale” di colore viola scuro che lascerebbero pensare a segni lasciati da una corda o da qualcosa che ha stretto in quel punto le carni quando la giovane era ancora in vita. In sostanza, emergerebbe chiaramente che ad uccidere la ragazza fossero stati in due.

La foto è ora al vaglio della Procura della Repubblica. I pubblici ministeri che si sono occupati delle indagini, hanno già convocato il medico legale, Luigi Strada, sottoponendogli la foto. Dall'esame autoptico, comunque, non era emersa traccia di quei segni ai polsi.

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MessaggioInviato: Mer Ott 26 2011, 20:25:52    Oggetto:  
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Citazione:
DELITTO DI AVETRANA
Caso Scazzi, «riesumate il corpo di Sarah»
L'avvocato di Cosma, nipote di Misseri: «Urge perizia autoptica».



Sembra non trovare pace il cadavere di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa ad Avetrana il 26 agosto del 2010. Mercoledì 26 ottobre, l'avvocato Raffaele Missere, difensore di fiducia di Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri ha chiesto che il cadavere di Sarah venga riesumato per seguire una nuova perizia autoptica. Cosma è accusato di concorso nella soppressione del corpo della Scazzi.
Sulla richiesta dell'avvocato Missere, il gup Pompeo Carriere è previsto che renda nota la decisione dopo aver letto la memoria depositata dal legale insieme a «considerazioni tecniche - chimico - biologiche riguardanti il contenuto dello stomaco di Sarah Scazzi rilevato dall'esame autoptico» svolte dalla biologa Valeria Scazzeri.
ESAMI ALL'INTESTINO. In particolare, nella memoria si chiede di verificare se nell'intestino tenue o crasso di Sarah ci siano residui di cibo, perché questo potrebbe - secondo il legale - portare a modificare anche l'ora presunta del delitto.
Nella memoria si è fatto riferimento anche all'assenza di un esame dei polmoni della vittima per l'eventuale presenza di acqua e la circostanza che non sia mai stata eseguita una radiografia sui resti del cranio della ragazzina. Quest'ultimo particolare viene messo in relazione alla circostanza, dichiarata da mesi da Michele Misseri, autoaccusandosi del delitto, che Sarah quando fu strangolata nel cadere avrebbe battuto la testa su un compressore che si trovava nel garage dell'abitazione.
Il gup Carriere ha invece rigettato la richiesta, avanzata sempre dall'avvocato Missere, di stralciare la posizione del suo assistito, Cosimo Cosma, in attesa che vengano rese note le motivazioni con le quali la Cassazione, nelle scorse settimane, ha annullato con rinvio l'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dello stesso Cosma e di Carmine Misseri, che venne poi confermata dal Riesame.
Se varia l'ora del delitto, cadono le accuse

Tutta una questione di tempo. «L'accusa nei confronti di Cosma di aver aiutato a sopprimere il cadavere di Sarah Scazzi è legata all'arco di tempo compreso tra le 14,42 e le 15,50 del 26 agosto 2010 ed è in relazione alla testimonianza di Mariangela Spagnoletti sulla posizione dell'auto di Michele Misseri dinanzi al garage di casa» ha spiegato Missere. «Se però si stabilisce che Sarah è morta successivamente a quell'ora, come potrebbe essere avvenuto, cadono tutte le accuse nei confronti del mio assistito».
SUI POLSI NESSUN SEGNO. Luigi Strada, il medico legale che il 7 ottobre del 2010 eseguì l'autopsia sul corpo di Sarah, ha affermato che «sul cadavere non c'era nulla di vistoso e dall'esame autoptico non è emerso nulla che potesse preoccuparmi». Una risposta indiretta alla notizia pubblicata mercoledì 26 ottobre sulle pagine dell'edizione locale di un giornale. «Se qualcuno ha altre foto non lo so e se la procura riterrà di farmele esaminare, ovviamente lo farò».
Mercoledì, 26 Ottobre 2011





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AVETRANA – Il 6 settembre del 2010, dieci giorno dopo l’uccisione di Sarah Scazzi, tra i tanti luoghi battuti per cercare la quindicenne scomparsa, i carabinieri del nucleo investigativo di Taranto visitarono anche la villetta al mare della famiglia Scazzi. E lì fecero una scoperta che per i giorni successivi diede una piega differente alle indagini: in un ripostiglio della casa i militari trovarono un coltellino, delle tracce di polvere bianca («presumibilmente cocaina» scrivono nel rapporto) e un bilancino di precisione di quelli utilizzati per suddividere le dosi. Ecco cosa scrivono in quell’occasione gli investigatori del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Taranto nella relazione trasmessa alla Procura della Repubblica: «Trattavasi di un’abitazione di circa 80 metri quadrati, con un giardino pertinenziale su tutti i lati completamente recintato da un muro di cinta in tufo calcareo alto circa 2,20 metri. Nel corso della ispezione di detta abitazione - si legge nell’informativa -, veniva rinvenuto in un vecchio comò
tutto il materiale in oggetto indicato, il quale appariva intriso di una sostanza stupefacente
verosimilmente cocaina)»
. Si trattava di questo: «un coltello da innesto, un bilancino di precisione marca Digitai – New pocket scale – l,ti – I8, un sacchetto per la spesa a cui sono stati praticati alcuni fori di forma tondeggiante della dimensione oscillante di circa 8- IO centimetri».
I reperti raccolti furono poi inviati ai laboratori della sezione scientifica dei carabinieri di Taranto che diedero questi risultati: «Le analisi chimiche e gas cromatografiche condotte sul materiale sequestrato hanno permesso di accertare che nei campioni analizzati (bilancino e coltello, nda) è stata riscontrata la presenza in tracce di cocaina».


In seguito al ritrovamento i carabinieri vollero approfondire la vicenda sottoponendo a sommaria informazione i componenti della famiglia i quali esclusero di essere a conoscenza di quella presenza affermando di non usare la casa da diversi anni perché fatiscente. Una sola visita fugace, ammisero gli stessi, fu da loro fatta in occasione del ferragosto di quello stesso anno.
Acquisite queste informazioni gli investigatori dell’arma non ritennero di andare oltre classificando il reato «a opera di ignoti - si legge ancora -, non potendo al momento ipotizzare responsabilità a carico di nessuno, essendo detta abitazione praticamente alla mercé di tutti una volta scavalcato il muro di cinta».
L’abitazione in questione che era intestata al Cosimo Spagnolo, zio e papà acquisito di Concetta Serrano, mamma di Sarah, si trova nella vicina località balneare di Torre Colimena. Al sopralluogo dei carabinieri il 6 settembre dello scorso anno prese parte Giacomo Scazzi che si recò per indicare il posto alle forze dell’ordine.


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MessaggioInviato: Mar Giu 05 2012, 14:03:12    Oggetto:  
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In Italia si rompe tutto.Anche il Governo delle astenzioni,anzi quello non è mai nato,perciò non vedo perchè si dovrebbe rompere.R.G
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