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Purtroppo oggi essere vegani o vegetariani è molto "in".
Io non mangio "animali" da tanto. Non per moda ma per immenso amore verso gli animali che non posso pensare fonte di cibo PER ME.
Ogni volta che seggo a tavola c'è qualcuno che mi pone domande, che tenta di "guarirmi" dal male/scelta.
C'è poi chi tenta di incasellarmi nei concetti che vanno d moda: sei vegetariana pura? mangi questo? e quello? e perchè e per come.. uno scassamento di maroni.
Mi domando perchè abbiamo bisogno di proseliti per le nostre scelte? perchè chi decide della propria vita deve rendicontare alle persone anche quando le scelte sono personali e non riguardano altri?
..E poi: questo maledetto desiderio di catalogare il prossimo... ma che due palle.
Ma non si può semplicemente parlare di un argomento senza necessariamente dover sopraffare il prossimo con la propria prosopopea?!?!
Andularja cara...a me succede sempre il contrario invece...io sono appassionato di carne...adoro le bistecche di oltre un chilo piene di sangue...mi eccito quando mordo un bel pezzo di carne e sento la bocca che si riempie di sangue.
detto ciò, che son gusti, spesso qualche fighetto alla moda, pseudo figlio dei fiori, pseudo alternativo o sottospecie di animalista ecologista (che poi gira in Porsche non sapendo quanto inquina e che mentre fa il piono tutto i giorni la gente muore...) mi dice "ma che mangi animali morti??" "non ti fa schifo?" "non pensi al colesterolo?"....
Credo che ognuno debba mangiare ciò che meglio lo aggrada ma trovo vicino a me tanti vegetariani che sono solo dei fanatici che seguono le mode....
Mah più ci penso e più mi accorgo che vi vorrei combattere, combattere le vostre opinioni non importa quali siano, ma più ci penso e più noto che non ha senso perché nella migliore delle ipotesi non farò altro che accresce il vostro convincimento. Fatevi l'esperienza di vita che vi pare, sceglietevela e poi non date colpe a nessuno neanche quando sarete in tarda età.
Non è buffo? La nostra società ci reprime, e come ci liberiamo dalla rabbia se non sappiamo come maneggiarla? O andiamo allo stadio, o ci rifacciamo con gli altri non appena sentiamo in pericolo il nostro spazio d'aria.
Mah più ci penso e più mi accorgo che vi vorrei combattere, combattere le vostre opinioni non importa quali siano, ma più ci penso e più noto che non ha senso perché nella migliore delle ipotesi non farò altro che accresce il vostro convincimento. Fatevi l'esperienza di vita che vi pare, sceglietevela e poi non date colpe a nessuno neanche quando sarete in tarda età.
Non è buffo? La nostra società ci reprime, e come ci liberiamo dalla rabbia se non sappiamo come maneggiarla? O andiamo allo stadio, o ci rifacciamo con gli altri non appena sentiamo in pericolo il nostro spazio d'aria.
Essenzialmente era riferito a conny, poi siccome era prolisso e ad ogni 20 passi cambiavo/evolvevo/involvevo il ragionamento ho lasciato un messaggio generico; in fine nulla è giusto nulla è sbagliato
Spoiler:
, se a te fa piacere fallo, qualsiasi cosa, se non ti piace cambia, tenta di non giudicare gli altri per quanto in te ci possa essere l'indole a voler migliorare gli altri, per quanto questo possa essere soggettivo, non forzarli al massimo dagli qualche indicazione se non sono loro a chiederti nel dettaglio...
Si dice spesso che si sperpera molto per nutrire gli animali da allevamento, ma non si considera l'ovvio contrario. Per natura l'animale da pascolo e l'animale selvatico hanno bisogno di pascoli e foreste. Glieli abbiamo sottratti devastando milioni di ettari di terreno con coltivazioni agricole... così facendo abbiamo massacrato centinaia di migliaia di specie di animali o ridotto considerevolmente il loro numero praticamente su tutto il pianeta, e loro per nutrirsi hanno bisogno di erba e di altri animali, non di cereali, soia e grano. L'agricoltura inoltre devasta il terreno, l'humus in terra si riduce, ed è in pratica una sorta di desertificazione lenta e controllata dal punto di vista dell'ecosistema.
Esotericamente direi che anche l'agricoltura è una vera piaga per il pianeta. Grazie all'uomo ovviamente, e penso che tutto questo si paghi in mille modi invisibili, in qualche modo... ovviamente si pagheranno anche le terribili torture inflitte agli animali da allevamento in certe mostruose macellerie a produzione intensiva, una vera perversione.
Assurda questa polemica contro i vegani. Veramente.
E' ovvio che cerchino di diffondere i principi in cui credono e che lo facciano anche appassionatamente: e allora? che male c'è? Hanno forse ucciso qualcuno?
E se ritengono che la dieta vegana renda il mondo migliore, che cosa c'è di così strano?
Questa è semplice libertà di espressione.
Lasciate in pace vegetariani e vegani, prendetevela piuttosto con banchieri, assicuratori, pediatri venduti al sistema, inquinatori del suolo e delle acque, e pedofili, che ce n'è d'avanzo! _________________ Il primo passo per il risveglio spirituale è l'eliminazione della TV.
Ma daiiiiii....se io credo di render migliore il mondo mangiando esclusivamente carne che faccio??? Inizio a predicare il mio esser carnivoro e rompere le balle se vedo qualcuno che mangia frutta, riso o pastasciutta????????????
Io credo che ognuna debba mangiar ciò che più gli piace senza che un altro gli rompa i maroni....non si è bravi o onesti a seconda di cosa si ha nel piatto.
Non si è migliori o più alla moda se si mangia solo verdura o frutta.....
Credo tutto nasca da BUONA FEDE e desiderio reale di poter far del bene. Personalmente da quando non mangio più carne ne risente positivamente tutto il mio corpo. E le idee i pensieri son più chiari. Ti dico caro/a Conny che anche io ho le scatole piene di chi dice che senza carne non si vive (medici amici familiari...)
"Non sono gli alimenti, è il corpo umano che fabbrica la sua alimentazione, l 'uomo può vivere se mangia ciò che
trova nell'ambiente in cui vive. " pagina 18 of 35
Ciao, l'essere umano per come la vedo io può nutrirsi di qualsivoglia alimento, ciò che conta è fondamentalmente il modo in cui esso si relaziona con il proprio ambiente circostante, basta osservare come il popolo eschimese prima dell'avvento della globalizzazione, si nutriva sporadicamente di qualche alga, o di qualche verdura qua e là, ma principalmente di specie ittiche come i salmoni e altri pesci locali, e proprio come le tribu' degli hunza sia la qualità che la longevità della loro esistenza andava bel oltre quella dei popoli che hanno oramai da decenni abbracciato le abitudini globalizzanti.
"Gli Hunza Seguono i ritmi di vita dettati dalla natura e si nutrono dei soli frutti della loro terra. Sono prevalentemente vegetariani, utilizzano latte e formaggio di capra locale con moderazione", alla fine il rapporto fra la percezione dell'ambiente circostante e l'alimentazione di uno specifico nucleo umano non può essere incasellato in nessun modo, perché se è vero che ad esempio i latticini contengono calcio ma contengono anche sostanze acide che ne corrodono quella determinata quantità che si è assunta, intaccando così il tessuto osseo; allo stesso tempo so di persone anziane che avevano passato abbondantemente gli 80 anni, e quasi alla soglia dei 90 si nutrivano per lo piu' di alimenti caseari, dimostrando anche una certa resistenza ossea a seguito di alcune cadute contro degli spigoli del marmo, perciò chi ha ragione e chi ha torto? idem per il fumo delle sigarette, o la carne arrostita, o per l'alimentazione a base di sola frutta e verdura, ognuno a modo suo riuscirà man mano nel corso della vita ad adattare la propria alimentazione a seconda delle proprie esigenze in simbiosi con l'ambiente che lo circonda.
"Non sono gli alimenti, è il corpo umano che fabbrica la sua alimentazione, l 'uomo può vivere se mangia ciò che
trova nell'ambiente in cui vive. " pagina 18 of 35
Ciao, l'essere umano per come la vedo io può nutrirsi di qualsivoglia alimento, ciò che conta è fondamentalmente il modo in cui esso si relaziona con il proprio ambiente circostante, basta osservare come il popolo eschimese prima dell'avvento della globalizzazione, si nutriva sporadicamente di qualche alga, o di qualche verdura qua e là, ma principalmente di specie ittiche come i salmoni e altri pesci locali, e proprio come le tribu' degli hunza sia la qualità che la longevità della loro esistenza andava bel oltre quella dei popoli che hanno oramai da decenni abbracciato le abitudini globalizzanti.
"Gli Hunza Seguono i ritmi di vita dettati dalla natura e si nutrono dei soli frutti della loro terra. Sono prevalentemente vegetariani, utilizzano latte e formaggio di capra locale con moderazione", alla fine il rapporto fra la percezione dell'ambiente circostante e l'alimentazione di uno specifico nucleo umano non può essere incasellato in nessun modo, perché se è vero che ad esempio i latticini contengono calcio ma contengono anche sostanze acide che ne corrodono quella determinata quantità che si è assunta, intaccando così il tessuto osseo; allo stesso tempo so di persone anziane che avevano passato abbondantemente gli 80 anni, e quasi alla soglia dei 90 si nutrivano per lo piu' di alimenti caseari, dimostrando anche una certa resistenza ossea a seguito di alcune cadute contro degli spigoli del marmo, perciò chi ha ragione e chi ha torto? idem per il fumo delle sigarette, o la carne arrostita, o per l'alimentazione a base di sola frutta e verdura, ognuno a modo suo riuscirà man mano nel corso della vita ad adattare la propria alimentazione a seconda delle proprie esigenze in simbiosi con l'ambiente che lo circonda.
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